Fausti presagi al termine di un’infausta estate (eclissi compresa)

Di Lauzi Bruno
15 Settembre 1999
Lettera a tempo

Salve, come va, come è andata l’estate? Avete trovato quello che cercavate? Sì? Ne siete sicuri? Beh, allora, beati voi! perché io nojn sono molto orgoglioso di quello che ho trovato e, soprattutto, non sono riuscito a trovare la felicità che i media promettevano a chi avesse saputo profittare della luminosità dei giorni e dell’azzurro trasparente che i mari italiani garantivano a chi avesse voluto credere alle varie golette verdi in circolazione. Ho visto fiuor di spiagge che esibivano la bandiera della qualità invase da schiume di dubbia provenienza, ho visto località pubblicizzate dai tg come strapiene che confessavano parcheggi semivuoti anche a ferragosto, e contemporaneamente ho purtroppo continuato a sentire allegri governanti drci che gli aumenti di tutto sono fisiologici, un ministro spiegarci che dovevamo essere orgogliosi poiché con i nostri soldi l’Enel avrebbe usato gli aumenti della bolletta della luce per farci diventare soci di Telepiù e fare di noi i primi capitalstatalisti del 2000, mentre la signora del Ministero della Incoltura ci propone l’autarchia cinematografica… Il regime tardoleninista non ci abbandona! In compenso, ho visto centomila animali abbandonati dai loro padroni e, ma non voglio crederci e preferisco pensare al solito linciaggio della stampa, persino un alpinista abbandonato dai suoi amici. Mia moglie ha visto con i suoi occhi un anziano con stampelle chiuso malamente in mezzo alle portiere di un autobus di linea senza che nessuno, conducente compreso, sentisse il bisogno di aiutarlo. Persino l’eclisse che ho diligentemente osservato non è stata all’altezza di quella che osservai nel ’61….

Da tutto ciò traggo auspici di prossimi miglioramenti: tanto peggio di così non potrebbe andare.

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