Giochi virtuali sotto l’ombrellone

Di Pavarini Maria Cristina
25 Agosto 1999
Gadget &fashion

Sono sempre di più le attrattive che ogni estate le aziende s’inventano per nuovi potenziali clienti sulle spiagge, nei luoghi di vacanza, o ovunque essi si trovino. Quest’anno, da luglio e settembre, PlayStation ha organizzato per la seconda volta il Beach Trophy, o “torneo da spiaggia”, dove giovanissimi e appassionati d’ogni età – e ce ne sono molti – potranno sfidarsi a vicenda fino ad arrivare alla finalissima di settembre. L’iniziativa passerà attraverso nove spiagge italiane, oltre a molti luoghi-culto per il divertimento dei più giovani, quali, l’Aquafan di Riccione, Cinecittà a Roma e Gardaland. Sulla stessa lunghezza d’onda, si trova il lancio della nuova serie di videogiochi Sony PlayStation per l’estate. Le vicende presentate in questi giochi lasciano stupiti solo a pensare che tante persone passino ore e ore a sfidare sé stessi, seguendo percorsi virtuali più simili a film d’azione, catastrofi simulate, o finti esorcismi da fine millennio che a spensierati divertimenti. Il più elementare, e più sano, simula una partita a tennis con la più amata dai giovanissimi, la diciassettenne tennista sovietica Anna Kournikova. In “Syphon Filter”, invece, Washington è minacciata da una bomba biologica che solo l’agente speciale Gabe Logan può disinnescare sottoponendosi a prove di 16 livelli di difficoltà diversi (questo videogioco ha avuto così successo negli Stati Uniti che solo dopo la prima settimana dal lancio ne erano già state vendute 53.000 copie e dopo la terza, oltre 73.000). In “Omega Boost”, tutti i computer del mondo sono stati infettati dal terribile virus Alpha Core, un’entità sconosciuta che è riuscita ad immobilizzare il mondo informatico. Inoltre, grazie alla macchina del tempo il virus Alpha Core è risalito fino alla creazione del primo computer e ha infettato pure quello. Il commento di Sony? “E’ così reale che una volta spento sarà difficile dimenticare il vissuto del gioco.

Articoli correlati

0 commenti

Non ci sono ancora commenti.