
I punti dell’accordo
– Stanziamento di 800 miliardi per il triennio 1999-2001 (250 per il 1999, 250 per il 2000 e 300 per il 2001) per sostegni al diritto allo studio (acquisto libri, utilizzo servizio mensa, trasporti casa-scuola) a favore di studenti meritevoli, ma di famiglie a basso reddito (il tetto sarebbe fissato a 30 milioni lordi) e a prescindere dalla scuola (statale o non statale) frequentata. L’assegno, dell’ammontare di circa 500mila lire annue e fornito dalle Regioni per tutto il ciclo dell’obbligo e per la frequenza delle scuole superiori, sarebbe garantito attraverso assegno di studio o defiscalizzazione.
– stanziamento di di 280 miliardi per le scuole materne non statali e 60 per le elementari parificate e obbligate alla gratuità. Istituzione del sistema scolastico nazionale con riconoscimento della funzione pubblica delle scuole non statali alle quali è riconosciuto il diritto di scegliere gli insegnanti, ma solo nelle liste dei docenti abilitati. È richiesto il rispetto dell’ordinamento degli studi e la trasparenza dei bilanci.
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