Con quella faccia un po’ “easy”

Di Tempi
09 Giugno 1999
Un protagonista di MTV si racconta. “Il segreto del nostro successo? Una tv di ragazzi per ragazzi. Il resto te lo lascio immaginare”

Vive a Londra – perché la maggior parte dei programmi confezionati per Mtv Italia, vengono realizzati in Inghilterra, sede centrale di Mtv Europe – e conduce due programmi: Select (ogni pomeriggio), dove presenta videomusicali e dialoga telefonicamente con i ragazzi; eVideo 2.000 (ogni martedì sera in prime time), sorta di resoconto illustrato, per parole e immagini selezionate, dei principali eventi e protagonisti di questa fine millennio. Daniele Bossari, che insieme ad Andrea Pezzi è il presentatore più famoso di Mtv Italia, parla con Tempi della sua molto easy (e molto remunerativa) professione di anchorman per ragazzi.

Daniele, come sei arrivato nel mondo di MTV?

Lavoravo in radio, a Rtl 102.5. Ho fatto una videocassetta, mi sono presentato, “Ciao, sono Daniele, faccio questo e quell’altro”. Ne è venuta fuori una cosa proprio tranquillissima, di quattro o cinque minuti in tutto; l’ho consegnata di persona negli uffici di Mtv in corso Europa a Milano. Fortuna vuole che in quel periodo ci fosse “Cercasi Vj” (concorso organizzato da Mtv, per arruolare nuovi presentatori), mi hanno richiamato, mi hanno fatto fare una serie di provini che sono andati bene. Così ho iniziato a condurre la mia prima trasmissione: “Hitlist Italia”.

Lanciate mode e avete certamente influenza sul modo di pensare dei ragazzi che vi seguono. MTV propone uno stile di vita?

Assolutamente sì. C’è costantemente il pensiero e l’attenzione di rivolgersi a persone che hanno la stessa età, lo stesso target cioè ragazzi. La cosa bella è che loro recepiscono moltissimo, sono attentissimi ad ogni parola, ad ogni tipo di linguaggio e di messaggio lanciati per creare look. Di conseguenza è molto importante essere coscienti di questa responsabilità e divertirsi tantissimo, cercando sempre di proporre un tipo di linguaggio e di parole che posssano trasmettere un certo modo di vedere la vita. È chiaro che si parla di principi sempre positivi, di conseguenza si cerca di essere sempre piuttosto Tai-Qi, cioé mai parlare di una cosa negativa.

La vostra positività richiama in qualche modo la nuova moda orientale e New Age? Te lo domando pensando ad alcune vostre trasmissioni, tipo Sushimi, Kitchen… Siamo alla fine del millennio, ci si affaccia al 2000 e la tendenza è quella Giapponese, il modo di vedere le cose giapponese e continua il fenomeno New Age. C’è un ritorno alla spiritualità della persona, così tra di noi c’è il tentativo di unire all’intrattenimento qualcosa di più profondo, trattando però la cosa sempre in modo leggero, creando una forma, una scia nuova su cui basare la propria immagine. Tutto ciò è molto bello e divertente. Il Giappone in questo periodo va molto forte: i caratteri, le stesse scritte, le parole, il modo di vedere i disegni, foto e personaggisi fanno trend in ogni settore. Si affianca inoltre una moda indiana, soprattutto qui a Londra. Il tipo “indiano” influenza la musica e le religioni ed è un tema ricorrente nei locali londinesi. In questo periodo Londra è la capitale europea di questo tipo di tendenze, rispecchia ciò che sarà la moda nel futuro imminente.

Che peso hanno le case discografiche nelle vostre classifiche musicali? In altre parole, sono dati di mercato o sono imposte dall’industria?

Funziona più o meno così: ci sono prodotti che vanno in classifica per ragioni che ti lascio immaginare, e poi ci sono i gusti dei clienti. In questo periodo ai ragazzi italiani piace la musica delle boy-band cioè il genere commerciale. E allora è chiaro che, se questa cosa vende e piace, bisogna proporla ai ragazzi. Enrico Silvestrini, uno tra i primi presentatori di MTV, vi accusa di non proporre musica alternativa…

È impensabile fare una trasmissione di arte moderna d’avanguardia nel primo pomeriggio, perché sarebbe un fallimento a livello di audience. Se fai una trasmissione alternativa nel pomeriggio, ti crollano gli ascolti perché i ragazzi durante il giorno vogliono essere easy. Durante la notte, già perché la notte è magica di per sé, e poi perché c’è un altro tipo di ascoltatore, ci si può permettere di proporre una trasmissione più “difficile”, più ricercata. Questa è una legge fondamentele e molto facile di mercato.

In cosa consiste la filosofia e la forza di MTV?

Mtv analizza quello che si muove nel mondo dei giovani. Probabilmente è per questo che ha successo, perché è realmente una cosa fatta da ragazzi per ragazzi. Non c’è niente di costruito a priori, tranne che una particolare attenzione a mantenere una posizione neutrale rispetto a politica, religione, educazione ecc… La sua parola d’ordine è: “siate easy”, semplici, tranquilli, positivi.

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