
Quanto è alto un uomo
Un uomo è alto quanto la società: non c’è alto/basso, micro/macro, ordine superiore o ideale. Il nemico è la concezione organizzativa, militare, del mondo. Il diritto è norma o rapporto di uno con l’universo di tutti, non ha esigenze proprie e superiori. Il principio di sovranità non è sopraindividuale, implica il singolo come attore. Parlo di ogni soluzione data ad affari imbrogliati, anche come inganno. La Nato in Serbia ha imboccato una soluzione che crea nuovi imbrogli per il futuro, oltre ad avere posto le condizioni per i delitti serbi in Kossovo. Era finita così la Prima guerra mondiale: le condizioni irrespirabili imposte alla Germania sconfitta dagli alleati vincitori hanno posto le condizioni per l’attecchire, svilupparsi, imporsi del delitto del Nazismo. Freud stesso, nel suo “piccolo” alto, ha processato il presidente americano Wilson come il massimo responsabile di tale imposizione. La medesima cosa accade nella nostra vita personale, in cui siamo specialisti a trovare soluzioni ideale astratte oggi che ci legheranno mani e lingue domani. L’errore quando coinvolge tutti e quando coinvolge uno o pochi è della medesima natura. Pacificazione violenta e astratta idealità pacifista coincidono. Si tratta di pensare la sovranità ad altezza d’uomo.
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