L’enfant prodige Pivetti e Rinaldi che non ne può più di Biagi

Di Lodovico Festa
19 Aprile 2001
«Abbiamo illustrato il programma dell’Ulivo sottolineando la nostra capacità dimostrata in cinque anni di mantenere gli impegni presi con gli italiani», dice Francesco Rutelli all’Unità

«Abbiamo illustrato il programma dell’Ulivo sottolineando la nostra capacità dimostrata in cinque anni di mantenere gli impegni presi con gli italiani», dice Francesco Rutelli all’Unità. L’impegno di Massimo D’Alema di far fuori Romano Prodi si è realizzato nel ’98. Quello di Prodi di far fuori D’Alema nel 2000. Infine, quello di un ampio arco di forze uliviste di liquidare Giuliano Amato è stato portato a termine nel 2001. *** «Negli ultimi anni la Tv pubblica si è lasciata dietro le spalle il meglio di sé e ha inseguito il signore di Mediaset», scrive Franca Rame sull’Unità. Nelle ultime settimane la Rai ha inseguito il signore di Mediaset anche con un grosso e nodoso manganello. *** «Mi hanno affidato il ruolo di presidente della Camera perché ero giovane, inesperta e nessuno poteva dire che fossi intelligente», dice Irene Pivetti alla Stampa. Invece, dopo qualcuno si è ricreduto? *** «Quanto a Veronesi, a volte, ho l’impressione che non distingua il campo medico da quello alimentare», dice Alfonso Pecoraro Scanio al Corriere della Sera. Il ministro dell’Agricoltura sarebbe uno degli esponenti di quella classe dirigente ulivista di cui si vanta tanto Piero Fassino, candidato vicepremier del centrosinistra. *** «Squisitezze che Giuliano Ferrara riserva a Enzo Biagi», scrive Claudio Rinaldi sull’Espresso a commento di un ampio brano, riportato sul settimanale diretto da Giulio Anselmi e apparso sul Foglio, di aspra critica alle melensaggini del noto maestro di giornalismo. Rinaldi si comporta esattamente come i filosofi della Germania dell’Est prima della caduta del Muro. Questi facevano conoscere le opinioni del mondo libero, accompagnandole da un distico finale: «È tutta propaganda borghese». L’ex direttore di Panorama e dell’Espresso, maniaco antiberlusconiano ma grande e cattivista giornalista, era anni che voleva in qualche modo denunciare la marmellata biagista che era stato costretto a servire sui periodici da lui diretti.

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