Minzolini rinviato a giudizio per abuso d’ufficio al Tg1

Di Chiara Rizzo
14 Novembre 2013
L'ex direttore del telegiornale andrà a processo l'8 aprile perché avrebbe rimosso la giornalista Ferrario dalla conduzione del Tg1: «Mi sento un perseguitato, facevo solo largo ai giovani»

Il gup di Roma Rosalba Liso stamattina ha rinviato a giudizio per abuso in atti d’ufficio Augusto Minzolini, ex direttore del Tg1 e oggi senatore Pdl. Minzolini è imputato in seguito alla vertenza della giornalista Tiziano Ferrario che aveva denunciato di essere stata ingiustamente sollevata dall’incarico di conduzione del Tg1. Secondo l’accusa, l’allora direttore Minzolini ha tolto nel 2010 la conduzione del Tg1: all’epoca i comitati di redazione di Tg2, Tg3 e Rai news avevano condannato questa decisione presa “senza adeguate motivazioni professionali e senza offrire ai colleghi una collocazione adeguata all’importanza e alla centralità che svolgevano”. Tale tesi è stata sostenuta anche dal pm Sergio Colaiocco, titolare del fascicolo. Minzolini ha potuto iniziare a difendersi dalle accuse già a marzo scorso, quando è stato ascoltato dagli inquirenti. In quell’occasione Minzolini ha spiegato che le «scelte effettuate nei cambi di conduzione furono fatte in base ad un fisiologico turn over».

«ALLIBITO, MI SENTO PERSEGUITATO». Appresa della notizia che il suo processo oggi è stato fissato per l’8 aprile 2014 presso alla IV sezione penale, Minzolini ha dichiratato: «Rimango allibito, mi sento un perseguitato. La realtà è che in questo Paese diventa penalmente rilevante se uno punta al rinnovamento e decide di fare largo ai giovani». La Ferrario si è invece augurata: «Spero che questa decisione serva a tutti i colleghi della Rai. Quanto è accaduto al Tg1 non deve ripetersi. Un telegiornale del servizio pubblico ha il dovere di informare rispettando il pluralismo e tutte le notizie devono essere date in maniera completa».

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