
Il Papa global. Come la Cdl
Esiste un problema della cultura politica liberale della Casa della libertà e su quali siano i suoi punti di contatto con la dottrina sociale della Chiesa, come è stata espressa nel magistero di Giovanni Paolo II. L’avversario ideale del pensiero cattolico è stato indicato dalla Fides et ratio nel nichilismo. Il nichilismo politico ha perso il centro la affermazione della negatività della società tecnologica. La maledizione heideggeriana sulla tecnica, che prima aveva colpito la destra, oggi fa strage di cuori a sinistra. L’Occidente è ridotto alla tecnologizzazione di tutti i rapporti sociali, la loro trasformazione in una immensa “machina mundi” è il pensiero neorivoluzionario di Toni Negri, espresso con il concetto politico improprio d’“impero”; nome scelto perché rievoca il leninista imperialismo.
La tesi è una tesi catastrofica: il concetto di rivoluzione postmoderno antitecnologico coincide interamente con quello di catastrofe. La tecnologia condiziona così radicalmente i rapporti umani che il concetto di catastrofe è assai più indicato ad esprimere la crisi della società tecnologica di quanto il concetto di rivoluzione fosse adatto ad esprimere il crollo della società capitalista. Il nichilismo raggiunge qui la sua pienezza di significato. È il medesimo nichilismo del pensiero ecologista che vede nell’uomo il cancro dell’universo.
Tutte le encicliche sociali parlano di governo della globalizzazione non di sovversione della globalizzazione. Il linguaggio papale di solidarietà nella globalizzazione suppone appunto che la globalizzazione sia un fatto governabile e quindi politicamente correggibile. Ciò significa l’affermazione della radicale positività della creatività dell’uomo immagine di Dio.
Ne viene che la posizione cattolica non può essere solidale del no global, cioè per l’inceppamento della struttura tecnologica dell’Occidente.
Mentre la posizione no global punta sulla negazione come lotta contro la macchina tecnologica, la posizione del Papa è riformista e quindi per il governo della globalizzazione. Lo è in funzione della negazione del nichilismo nell’affermazione del senso positivo della storia, nel grande sentimento cristiano della Provvidenza del Dio creatore. È la stessa posizione della Casa delle libertà.
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