In mostra le camicie bianche di Gianfranco Ferrè

Di Elisabetta Longo
03 Febbraio 2014
Lo stilista era noto per aver rivoluzionato il concetto di camicia bianca, rendendolo arte

Gianfranco Ferrè prese la camicia bianca, il capo più classico di ogni guardaroba, e ne fece arte, rivoluzionandola. Tanto che veniva soprannominato “lo stilista architetto”. Per rendere omaggio alla sua inventiva, è stata allestita una mostra alla Fondazione Museo del Tessuto di Prato “La camicia bianca secondo me. Gianfranco Ferrè”, aperta fino al 15 giugno.

UN PERCORSO. “Per me la moda è poesia, intuito, fantasia, ma è anche metodo e atteggiamento progettuale che si fonda sulla concezione dell’abito come risultato di un intervento programmato e consapevole sulle forme” diceva lo stilista a chi gli chiedeva come creasse le camicie. Nella mostra questi pezzi iconici sono appesi, eterei e bianchissimi, e alternati con installazioni multimediali, con tessuti, immagini e filmati, dal 1978 al 2007, quando lo stilista è scomparso.

GENIO ITALIANO. Spiega Filippo Guarini, direttore della Fondazione del Tessuto di Prato: “ Rendere omaggio a Gianfranco Ferré vuol dire mostrare come il genio creativo possa trovare la sua espressione più alta attraverso il rigore progettuale. Significa rendere omaggio alla cultura del lavoro e all’ artigianalità di eccellenza, al saper fare. Vuol dire inoltre offrire alle aziende del territorio, e non solo, un’occasione di crescita, ed alle giovani generazioni di creativi e designer un’occasione irripetibile di formarsi ascoltando la voce diretta di un grande della moda italiana”.

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