Treno deragliato sulla Genova-Ventimiglia, iniziano i lavori di rimozione

Di Chiara Rizzo
12 Febbraio 2014
Oggi è partita la demolizione della terrazza ad Andora franata il 17 gennaio su un Intercity, necessaria per la rimozione del convoglio. Intanto il sottosegretario ai Trasporti: «Per il raddoppio della linea di ponente ci vorranno almeno altri due anni»

Sono iniziati stamattina, dalle 10.45 circa, i lavori di demolizione della terrazza sovrastante al treno Intercity Genova-Ventimiglia, deragliato a causa di una frana lo scorso 17 gennaio. I lavori sono essenziali prima di procedere alla rimozione dello stesso convoglio, che da metà gennaio blocca la linea in provincia di Savona: sul posto a presidiare l’andamento dei lavori anche alcuni periti tecnici nominati dalla procura di Savona. Gli interventi sulla linea sono stati autorizzati ad Rfi lo scorso 3 febbraio e il sindaco ha emesso un’ordinanza che permette di occupare anche aree di proprietà privata per ragioni di pubblica utilità.

RADDOPPIO DELLA LINEA A RILENTO. Intanto il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Rocco Girlanda ha dato notizie sulla realizzazione del doppio binario nella linea Genova- Ventimiglia, durante un’interrogazione alla commissione Trasporti della Camera. I lavori della linea di Ponente, ha spiegato Girlanda, «purtroppo sono stati caratterizzati da significative criticità contrattuali con l’appaltatore». Ci vorranno almeno due anni per ultimare i lavori, per il momento in stand by, e ci vorrà ancora più tempo per il raddoppio della linea nel tratto tra Andora e Finale Ligure, perché in quel caso «il progetto definitivo è ancora privo delle coperture finanziarie». Spiegando il motivo per cui i lavori sono comunque bloccati in questo momento, Girlanda ha ricostruito che sulla linea S.Lorenzo a mare-Andora i lavori sono iniziati nel marzo 2012, e avrebbero dovuto ultimarsi il 2 maggio 2013, ma è in corso un contenzioso con la società appaltatrice Ferrovial che aveva sospeso i lavori lamentando una «eccessiva onorosità del contratto». Ma nel frattempo Ferrovial è stata diffidata dal proseguire i lavori e sono state applicate penali per 18 milioni di euro, e trattenute in via cautelativa di 28 milioni di euto. Poi Girlanda ha proseguito: «Rete Ferroviaria Italiana ha evidenziato che ad oggi non risulta possibile valutare analiticamente ed in termini assoluti il nuovo scenario temporale connesso all’allungamento dei tempi per la conclusione dei lavori».

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