
Sondaggi in famiglia (cristiana?)
Famiglia Cristiana, dicono i giornali, organizza un sondaggio che domanda ai suoi lettori se sono contenti del fatto che i nostri soldati vadano in Irak. È una falsità creata da un periodico che si dice cristiano, prodotto da un editore che non ha avuto ritegno nel seguire i fabbricanti di jeans nell’intitolare un suo prodotto Jesus. È solo un segno di quello che accadrà nel mondo cattolico quando ci sarà la seconda guerra irakena, che avverrà con l’Onu o senza l’Onu? È possibile che Saddam accetti nuove condizioni Onu rispetto a quelle con cui si chiuse l’armistizio? Credo di no: perché Saddam non guarda al suo popolo, guarda all’Umma islamica e vuole mobilitarla contro gli americani. Saddam Hussein non è un Mubarak o un Assad, un nazionalista arabo ordinario, ha ambizioni panislamiche. E le ha soprattutto dopo che Al Qaeda gli ha aperto la strada. Saddam Hussein non è solo un dittatore, è un rivoluzionario, e gli altri leader arabi lo sanno. Sanno che egli vuol diventare il leader degli arabi, non gli basta essere il padrone degli irakeni. È per questo che i regimi arabi lo temono come figura simbolo, lo odiano per paura più di quanto non lo odi Bush. Per questo è improbabile che accetti nuove condizioni dell’Onu: finora ha dichiarato di accettare gli ispettori alle vecchie condizioni, quelle che egli non aveva rispettato. Se l’Onu pone nuove condizioni, come è inevitabile, visto che Saddam non ha mantenuto quelle armistiziali, Saddam le respingerà: ed è questa la debolezza della posizione franco-russa, la quale si espone a chiedere ciò che Saddam offre oppure chiede ciò che Saddam non sarà mai disposto a concedere. Saddam dirà di no all’Onu: e perciò la cosa più probabile è che gli americani finiranno per agire con il voto del Consiglio di Sicurezza. Il preemptive strike fa parte di una dottrina, non della condotta della politica americana verso l’Irak. La divisione tra falchi e colombe nell’amministrazione Bush fa parte più della rappresentazione che del conflitto. La guerra ci sarà: e con un consenso del Consiglio di sicurezza, magari con l’astensione delle Potenze con diritto di veto. Ci sarà il problema del dopo: ma il nazionalismo arabo non ha mai avuto supporto popolare, diversamente dalla ierocrazia iraniana. Saddam è solo un potere miitare e poliziesco. Che farà Famiglia Cristiana? Si schiererà con Saddam? Nessuna difficoltà che i periodici paolini facciano loro scelta neognostica antioccidentale: quello che è inaccettabile è che Famiglia Cristiana faccia soldi offrendosi sia nelle edicole che alle porte delle chiese. Non c’è più Don Alberione nei periodici paolini, ma il mammona iniquitatis. Ma allora era meglio don Zega, che era un po’ liberale in materia sessuale, ma non amico del giaguaro. Il mondo cattolico come il mondo della sinistra sono percorsi da fremiti filoislamici. Un fremito eversivo neognostico attraversa sia la Chiesa cattolica che l’Occidente: e questo è più pericoloso per la Chiesa e per l’Occidente del pericolo sia di Saddam che del preemptive strike angloamericano: perché indica una corruzione dello spirito, una eresia nascosta che sta venendo alla luce.
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