Rompicapo per cooperative

Di Giorgio Vittadini
03 Ottobre 2002
Mettiamo il caso di essere una cooperativa di produzione e lavoro

Mettiamo il caso di essere una cooperativa di produzione e lavoro. Mettiamo il caso di scoprire che non si è più una cooperativa vera e propria, ma si è diventati una impresa profit. Mettiamo il caso che giustamente si accetti di trasformarsi in “srl”, per non prendere in giro il prossimo, se stessi e lo Stato. Mettiamo il caso che il lavoro fatto in tanti anni abbia permesso di costituire un patrimonio non speculativo, ma fatto di capannoni, attrezzature, sedi necessarie per lavorare. Secondo l’ultima formulazione della legge, frutto dell’alto e determinante pensiero di esperti del settore, ogni cooperativa dovrebbe devolvere ai fondi mutualistici delle centrali cooperative dello Stato una somma pari al proprio patrimonio. Cioè dovrebbe smettere di lavorare, perché chi potrebbe concedere aumenti dopo essersi privato del patrimonio? Indovinello: che cosa pensate che succederà in realtà? Che cosa fareste voi se tenete al vostro lavoro e alla vostra impresa? Se non lo sapete rivolgetevi agli organi competenti… Alla faccia della trasparenza.

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