Dialogo immaginario con Pancho Pardi

Di Fabio Cavallari
16 Gennaio 2003
“Le idee del girotondista sono state estratte dalla Rivista del Manifesto”

C: «Egregio Prof, i girotondi appaiono come un “episodio” assolutamente temporaneo, privo di qualsiasi progettualità politica. Detto volgarmente, sembrate l’anima giacobina e giustizialista di un popolo in preda al Demone. Sbaglio?».
P: «Se il Presidente del Consiglio fosse stato un qualsiasi democristiano conservatore, senza televisione, senza stampa, senza aziende assicurative, i movimenti non si sarebbero neppure manifestati».
C: «Quindi la vostra critica è assolutamente avulsa da analisi riguardanti le cosiddette teorie economico sociali? Lo stato di cose presenti sarebbe anche soddisfacente se non ci fosse Berlusconi?».
P: «L’unico autentico vuoto nella nostra Costituzione è la mancanza di un principio che sancisca una rigorosa separazione tra potere politico e potenza dell’informazione».
C: «Ma questa è una visione minimalista, che può generare solo una lotta di retroguardia».
P: «In un paese normale avrebbe ragione Lei, ma noi non siamo in un paese normale».
C: «Ah già, voi siete quelli che hanno fatto della normalità un culto. Tra l’altro questo concetto non è affatto progressista anzi, io lo definirei reazionario. Visto che Berlusconi non governa grazie ad un colpo di Stato ma in virtù del consenso popolare, non sarebbe meglio indagare i reali motivi di questa vittoria ed elaborare un’alternativa politica e sociale degna di questo nome?».
P: «Lei si dimentica che la maggioranza degli elettori non ha votato Berlusconi e che la passata sconfitta elettorale dipende dall’incapacità del centrosinistra di offrire a quella maggioranza una coalizione efficace».
C: «Capisco, Lei prospetta un’unità antiberlusconiana. Poco importa se si è divisi su obiettivi e strategie. Insomma siamo alla solita analisi superficiale e infantile che omette contenuti e concetti. Ma del resto, Prof., io la capisco: se così non fosse, non si sarebbe mai messo a fare girotondi per ogni dove. Mi permetto però di ricordarle che girotondando, girotondando ci si ritrova sempre giù per terra e alla sua età è perlomeno ridicolo quando non pericoloso».

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