Neutralismo francese opportunista

Di Gianni Baget Bozzo
11 Dicembre 2003
Berlusconi avrebbe detto al New York Times che la democrazia si impone anche con le armi.

Berlusconi avrebbe detto al New York Times che la democrazia si impone anche con le armi. Scandalo a sinistra, prima che il presidente smentisse. Ma è uno scandalo che stupisce, perché in Europa la democrazia è stata imposta contro il fascismo e il nazismo con la forza delle armi.
La Guerra fredda è stata anche una guerra guerreggiata sul terreno, basta ricordare la Corea ed il Vietnam. Che cosa era poi la sfida nucleare, la “mutua distruzione assicurata” se non il più terribile esercizio delle armi che sia mai esistito? La sinistra fa della Resistenza la legittimità della democrazia italiana: forse che i partigiani non volevano imporre la democrazia con le armi? E qual è l’alternativa alle armi quando la democrazia è in pericolo?
C’è una via ed è il neutralismo, la perenne tentazione della Francia gollista che gioca sull’antiamericanismo la sua funzione internazionale.
Il gollismo fu neutralista nel conflitto coreano: ed il fondatore di Le Monde sostenne il neutralismo contro l’atlantismo dei socialisti e democristiani della Quarta repubblica.
Se Berlusconi ha avuto difficoltà per la sua intervista americana, il presidente francese Chirac l’ha avuta per una sua intervista algerina, in cui ha dichiarato che il primo diritto umano è quello di mangiare. Questa volta è stato attaccato da Le Monde per eccessiva tiepidezza sui diritti umani. Quella dichiarazione è stata vista come un atto di favore verso il governo autoritario tunisino del presidente Ben Ali.
Il presidente francese è divenuto eroe delle folle musulmane a Tunisi come ad Algeri e questo proprio perché si è opposto all’intervento angloamericano in Irak. è dal generale De Gaulle che viene una spinta antiamericana al gollismo francese, che ha perso ora anche quella fondamentale solidarietà che De Gaulle manifestò all’America in occasione della crisi dei missili sovietici a Cuba.
E non a caso Chirac invitò il dittatore dello Zimbawe, Robert Mugabe, alla riunione franco-africana a Parigi in sostegno delle posizioni francesi all’Onu sull’Irak. Ora invece Blair esclude Mugabe dalla conferenza del Commowealth in Nigeria, nonostante la pressione di altri membri della conferenza. Vi è una differenza tra una politica che accetta la democrazia come principio e riferimento e una politica di puro opportunismo. è significativo che la Francia sia il paese dove è rinato l’antisemitismo e dove questo oggi è più forte in Europa.
bagetbozzo@ragionpolitica.it

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