Prodi ostetrico del nuoco Pci

Di Gianni Baget Bozzo
26 Febbraio 2004
Ma guarda chi si vede!

Ma guarda chi si vede! I Comunisti italiani. Chi si ricorda di Cossutta, che prese i soldi fino al ’91 dal partito comunista sovietico e li usò a suo beneficio, dopo aver fatto il bello e il cattivo tempo nel Pds perché portatore dell’oro di Mosca? E chi è che simpatizza con il comunista “semper homo sovieticus” e che non a caso apparenta oggi i suoi geni con quelli di Fidel Castro? In un altro paese, Cossutta sarebbe una caricatura o un ignominia. Il primo caso perché sembra un residuo archeologico, un vecchio mobile di antichi tempi, anche se quel mobile ha contenuto cadaveri. Ma in Italia il comunismo innocenta tutti i suoi crimini, coloro che vennero ammazzati dal comunismo vennero uccisi con un atto di fiducia, di speranza e di buona volontà mentre quelli uccisi dai fascisti e dai nazisti sono stati uccisi per pura cattiveria. Satana riesce a far credere l’inverosimile ed è questa la sua specializzazione. Cossutta dovrebbe dunque essere una ignominia appunto perché il suo passato è solidale con tutta la violenza stalinista dell’Unione Sovietica, era persino contro la pubblicazione del rapporto Krusciov. Ma oggi Prodi gli fa da cascamorto, gli affida il compito di fare il trait d’union tra il triciclo e gli ulivisti dissidenti. Ma c’è bisogno veramente di tale liaison, quando Prodi è egli stesso il legame che vincola? Tutti si aspettavano una qualche differenza, sia pur minima, sulla questione irakena degli innumerevoli numeri di frammenti che nella scia del Palalottomatica avevano raggiunto l’unità di urlo senza arrivare a quella del significato. Oggi la differenza tra gli ulivisti del Triciclo e quelli appiedati si è annullata di colpo. Il consulente americano di Rutelli gli ha consigliato di fare riferimento a John Kerry e di cominciare a strizzare l’occhietto a John Edward, cioè a rigiocare la carta democratica. Ottima idea. Si tratta di rivedere se non si può cautamente ritrovare la verginità a sinistra spedendo sul dorso del governo le bare di Nassiriya che prima erano state onorate come contenenti i caduti per l’Italia. Ora per Rutelli sono solo vittime di Berlusconi. E allora perché non votare tutti assieme e inserirsi di colpo nella campagna di Dean, governatore del Vermont, e rifarsi una verginità democratica nelle elezioni americane? Naturalmente vi è il rischio che gli ulivisti appiedati, i Comunisti italiani, Rifondazione, i frammenti del correntone come Salvi, i girotondini, i pacifisti, i catto-comunisti di specie volgare non rivolgano contro Berlusconi la loro identità che è contro l’America. Ma ora l’unità è fatta: e finalmente è un’identità antioccidentale ed antiamericana, la sinistra di sempre. Vedo con piacere che i cattolici pacifisti hanno distinto il loro pacifismo dalla guerra antiamericana: potevano farlo già prima del G8. Ma oggi si trovano di fronte una sinistra che è come quella dei tempi del Pci, antioccidentale, antiamericana neutralista, non più filosovietica ma simpatizzante con il terrorismo irakeno. La politica italiana è sempre fatta con opzioni semplici: Prodi è quella cattiva.

bagetbozzo@ragionpolitica.it

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