Dal Vangelo secondo Micromega

Di Caterina Giojelli
11 Maggio 2006
IN QUEL TEMPO C'ERANO SACERDOTI CHE PREDICAVANO IL DISARMO E LA SOPPRESSIONe DEGLI EMBRIONI. POI VENNERO GIOVANNI PAOLO II E BENEDETTO XVI, E LORO DECISERO CHE era IL MOMENTO DI AGGIORNARE IL NUOVO TESTAMENTO

Fino a un anno fa quanti soffrivano per i silenzi di cui accusavano la Chiesa su pace e guerra e distruzione dello Stato sociale si limitavano a inviare missive alla Cei e ad organizzare Vie Crucis tra Aviano e Pordenone. Li scandalizzava che la Chiesa italiana potesse «benedire la nave da guerra Cavour preparata per uccidere “scientificamente e professionalmente”», come si leggeva nell’Appello ai Vescovi per la chiesa italiana che i Beati i costruttori di pace diffondevano via internet. «Definire eroi della patria i soldati uccisi a Nassiriya; dare pubblicità alle cresime sui campi militari iracheni». Andavano giù duri contro i vescovi che «non rispettando l’opzione preferenziale per i poveri appoggiando leggi e riforme del governo Berlusconi»; suscitavano il dubbio «che tale appoggio abbia come contropartita il varo di normative e l’erogazione di finanziamenti da parte del governo su materie che stanno a cuore alla Cei (stanziamenti a favore della scuola confessionale, erogazione di fondi agli oratori, posizione di privilegio garantita agli insegnanti di religione cattolica, procreazione assistita ecc.)».
Erano le parole d’ordine che allora giravano in rete. Poi il referendum sulla legge 40, e ora le elezioni. E don Vinicio Albanesi (comunità di Capodarco), don Pierluigi di Piazza (centro di accoglienza Ernesto Balducci), padre Nino Fasullo (rivista Segno) e don Andrea Gallo (comunità San Benedetto al Porto di Genova), hanno presentato a Micromega il prelato di frontiera contro la Chiesa del cardinal Ruini: «Piuttosto che di embrioni, di referendum e di leggi, non sarebbe meglio discutere di fede, sacramenti, preghiera e giustizia, nonché di storia della chiesa?» (Fasullo). «Ho trovato così assurda quella specie di propaganda, davvero bassa e volgare, contro il referendum sulla procreazione assistita» (don Gallo). Sempre Micromega, qualche numero dopo, pubblicò “La chiesa del Vangelo contro Berlusconi (e un po’ anche Ratzinger)”: contro l’opuscolo di Forza Italia distribuito nelle parrocchie si unirono alla protesta di don Aldo Antonelli, parroco di Antrosano, don Tonino Dell’Olio, consiglio nazionale Pax Christi, monsignor Giuseppe Casale, arcivescovo emerito di Foggia-Bovalino, don Luigi Ciotti, del gruppo Abele, don Vitaliano Della Sala, ex parroco di Sant’Angelo alla Scala, don Albino Bizzotto, dei Beati i costruttori di pace, e gli altri sacerdoti già citati.

SPIRITO SANTO ETEROLOGO
Nell’era e contro l’era post-concilare la parola d’ordine è disobbedire. Soprattutto a Ruini e Berlusconi e far posto evangelicamente a tutti gli altri. O quasi. Gli embrioni umani sono sempre poco popolari: «Non comprendo come persone che ammettono la caccia sportiva, la corrida e la vivisezione si agitino tanto per lo scongelamento o l’uso scientifico dell’embrione umano che, allorché perisce, almeno nei primi quattordici giorni, quando ancora non c’è traccia di sistema nervoso, non è soggetto a sofferenza» (l’ex prete Giovanni Franzoni). E chi solleva dubbi sulla fecondazione artificiale o la clonazione rischia di diventare un eretico: «Maria concepisce Gesù con una fecondazione fuori dalle norme. Si potrebbe dire che se ci fosse stata la legge 40 Gesù non sarebbe mai nato» (don Antonio Mazzi). «Come negare che la clonazione stessa avvicinerebbe l’uomo alla somiglianza con la paternità di Dio che nella sua eterna solitudine genera il Figlio perfettamente uguale a sé?» (don Leonardo Zega).

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