
Strade in Brianza, attenzione ai gufi
«M eno colori e più impegno civile», ché se non «si sbottiglia la Brianza non si sbottiglia l’Italia». Così il ministro Antonio Di Pietro – che se mai passasse “dall’altra parte”, assicura il sindaco di Carate, Marco Pipino, insieme ai tappeti rossi verrà accolto da un’orchestra – alla folta platea di primi (e non solo) cittadini e imprenditori brianzoli, chiarendo che non c’è svolta senza Pedemontana, che per la svolta ha piazzato un miliardo e 100 milioni di piccioli in Finanziaria e che l’unico nuovo partito a cui s’iscriverebbe oggi è quello del “fare”. È il 16 aprile: mancano quattro giorni alla firma che metterà la parola fine a dieci anni di saghe e leggende intorno alla regina delle infrastrutture lombarde, quando la Concessioni autostrade lombarde e la Pedemontana Spa sigleranno una convenzione soggetta a penali rigidissime nel caso in cui tappe e scadenze per la realizzazione dell’autostrada che collegherà Bergamo e Malpensa a nord di Milano, non fossero rispettate. E non solo di Pedemontana si parla alla serata-incontro “Brianza crocevia d’Europa: da problema ad opportunità” organizzata dall’associazione Costruiamo il Futuro Brianza presieduta dall’onorevole Maurizio Lupi. Perché questi 64 km di autostrada ogni milione di abitante in Lombardia a fronte di una media di 150 km nelle altre regioni-motore d’Europa, all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo non vanno giù almeno quanto i risultati di uno studio della Bocconi che individua i costi che pagherà la collettività se la “regina” non verrà accompagnata dal suo corteggio: Tem e Brebemi, «che assicuro, insieme alla promessa che i primi cantieri delle tangenziali di Como e Varese della Pedemontana apriranno a marzo 2010, saranno ultimate tutte entro il 2015». E nell’attesa che l’Italia, ha auspicato Lupi concludendo l’incontro, prenda finalmente posizione in Europa, «svicolando le risorse destinate alla realizzazione delle grandi infrastrutture dal patto di stabilità», il ministro, presente alla firma tra Cal e Pedemontana Spa, invita la Lombardia a non abbassare la guardia: «Contro i gufi, fatevi promotori di un ufficio prevenzione ostacoli».
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