
Lussuria
Rispondendo alla domanda di una lettrice che chiede di capire il fratello gay, Barbara Alberti così risponde sulla rivista A.
«Così, dal di fuori, sembra misterioso anche che si possa essere attratti da un corpo diverso dal nostro. Nella perfezione imperfetta della creazione, il buon Dio è stato un po’ sciatto nel curare l’intesa sessuale fra maschio e femmina. Creature non così compatibili, con esigenze diverse, tempi diversi. Due meccanismi da accordare con sapienza e buona volontà. Ci vuole una grande civiltà dei sentimenti per identificarsi nel corpo dell’altro. Accade per miracolo d’amore, magari in un incontro repentino. L’esperienza omoerotica è un’opportunità per capire il corpo dell’altro: ti trovi davanti un altro te stesso, che ti intende per natura (nei casi più fortunati la scoperta del corpo si accompagna alla scoperta dell’anima). Anche gli etero soffrono, ma un omosessuale viene ancora perseguitato in mille maniere».
Così, di fronte a un Dio sciatto, in una bella esperienza omosessuale possiamo ritrovare il corpo e ancor di più l’anima. Finalmente trovi davanti a te un altro te stesso.
Freud diceva che la morte è una ripetizione infinita delle stesse cose: signora Alberti, la sua morte la vediamo, ma per favore non la proponga, un po’ di dignità intellettuale per Dio (anche se sciatto).
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