Dalle Asl al residenziale

Normalmente l’operazione “cartolarizzazione” è finanziata attraverso l’emissione di bond. Ma quello di una banca che procede all’erogazione di un finanziamento diretto per un importo superiore al valore stimato dei beni in oggetto, è un caso più unico che raro. È accaduto in Liguria il 23 novembre scorso, quando Bnl Gruppo Bnp Paribas ha finanziato con 123 milioni di euro la cartolarizzazione dei beni immobiliari non più strumentali alle Asl liguri, il cui ricavato verrà destinato dalla Regione Liguria alla copertura del debito sanitario del 2005. Una procedura, quella della cartolarizzazione, che oltre a consentire di beneficiare degli sgravi fiscali previsti dalla legge, permette di considerare il patrimonio in vendita come unico elemento di garanzia per il finanziatore, rendendo così disponibile il tempo necessario alla sua valorizzazione complessiva. Iniziata con la cessione delle aziende sanitarie ad Arte Genova (l’azienda che gestisce il patrimonio pubblico genovese) e da questa a Sc Liguria (società appositamente costituita e controllata da Filse), l’operazione ha registrato l’immediata fiducia di Bnl Gruppo Bnp Paribas che ha deciso di finanziarla per oltre il 100 per cento del valore stimato dei beni prima che venisse ultimata la procedura di valorizzazione. Il prossimo passo sarà dunque la vendita degli immobili, un patrimonio composto da 390 cespiti (134 mila metri quadrati di superfici appartenenti a immobili di varia natura e 2,6 milioni di metri quadrati per 231 appezzamenti di terreno) provenienti dalle Asl Imperiese, Savonese, Genovese, Chiavarese, Spezzina, Ist, Ao Villa Scassi, Eo Galliera, Ao Santa Corona, concentrati in gran parte nell’area genovese, che cambieranno destinazione d’uso da sanitaria e di servizi a residenziale e altro. La gestione fino a completa vendita degli immobili (un periodo previsto di tre anni) che avverrà per lotti, attraverso bandi pubblici, è affidata a Sc Liguria in collaborazione con Arte Genova, Bnl Fondi immobiliari Sgr e Filse. Ma se entro il 3 dicembre si dovesse presentare un’offerta per l’acquisto in blocco il presidente ligure Claudio Burlando non esclude la possibilità di elevarla a base di un’asta unica.

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