«Abortisci la femmina». Nuovo caso di madre surrogata che si ribella agli acquirenti

Di Benedetta Frigerio
17 Dicembre 2015
Dopo Melissa Cook, un'altra ragazza californiana denuncia le pressioni dei committenti per non far nascere uno dei tre bambini che porta in grembo

utero-affitto-maternità-surrogata-shutterLi fabbricano, li pagano profumatamente e, se qualcosa va storto, chiedono di abortirli. È la logica che emerge con sempre maggior evidenza dal mercato degli embrioni prodotti in laboratorio per l’utero in affitto. Dopo l’ultima denuncia sul New York Post da parte della quarantaduenne californiana Melissa Cook (il cui utero è stato affittato per circa 40 mila dollari) a cui il suo acquirente ha chiesto di abortire due dei tre figli in grembo, è seguito il caso analogo della ventiseienne Brittneyrose Torres.

IL CASO. Anche Torres, dopo aver firmato un contratto come “madre surrogata”, sta ricevendo pressioni per abortire uno dei tre bambini in grembo. La ventiseienne californiana, decisa a portare a termine la gravidanza, dopo aver letto la confessione di Cook ha dapprima contattato il Center for Boiethics and Culture, una nota associazione che denuncia le gravi conseguenze della fecondazione artificiale, e poi ha scelto di rivolgersi al New York Post rivelando la sua identità.
Torres, che ora è alla diciassettesima settimana di gravidanza, ha spiegato di aver deciso di affittare il proprio utero dopo aver visto un post su Facebook in cui si parlava di una coppia che non poteva avere figli e con cui si era poi messa in contatto. Ad accordi presi, le sono stati impiantati tre embrioni. La ragazza si è quindi trovata con due maschi e una femmina in grembo. Come da contratto, il compenso sarebbe dovuto salire a 35 mila dollari, ma gli acquirenti, inizialmente entusiasti della gravidanza, hanno poi chiesto a Torres di abortire la figlia femmina, presumendo un rischio di malformazioni maggiore.

«NON POSSO ABORTIRE». Di fronte al rifiuto della ragazza, la coppia ha optato per la sospensione dei pagamenti appellandosi a una clausola del contratto che prevede il diritto alla richiesta d’aborto di uno dei figli in caso di malformazioni. Torres ha risposto spiegando che i bambini sono sani e che quindi «non posso abortire». Ha deciso di rendere nota la propria vicenda perché «non voglio che altre donne si trovino in questa situazione. Non dovrebbero essere forzate a fare qualcosa che non vogliono».

@frigeriobenedet

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11 commenti

  1. To_Ni

    Cara Xyzwk , sappiamo benissimo che stai dalla parte degli acquirenti. Sappiamo benissimo che non puoi neanche dichiararti contrario ad un aborto in questa circostanza, pena che tutto il tuo impianto manifesterebbe la sua miseria.
    Comprendo il tuo silenzio in questa discussione; e’ una prova del 9 della squallida idea di civiltà che hai.

  2. Edo

    Ma dov’è la nostra Filomena quando si tratta di difendere le donne?
    Ah già scusate:
    1. Filo è una femminista.
    2. Si tratta di una bambina, non di una donna.

  3. Questi genere di “affari”, di contratti, dovrebbero essere vietati. Se non lo sono è inevitabile che poi si creino delle situazioni perverse di questo tipo.

    E’ veramente deprimente vedere delle “povere” persone come queste giocare con uno dei fenomeni più affascinanti, complessi e importanti dell’universo: la vita.

    1. SUSANNA ROLLI

      Brava, Elena, ma vallo a dire a loro!!

  4. Sebastiano

    “…Come da contratto, il compenso sarebbe dovuto salire a 35 mila dollari…”

    Trentacinquemila dollari. Che diviso per tre fa un po’ meno di dodicimila dollari.
    Una vita umana, valutata dodicimila dollari. Meno di un cane o di un gatto con bel pedigree.

    Come gesto di “generosità” (come amano definirlo i babbei che sostengono questa pratica schifosa), sembra un po’ caruccio.
    Se invece, come è, si tratta di mera compravendita, allora segue la legge di mercato. Come succedeva per gli schiavi.

    1. Emanuele

      Esatto! Attualizzando il prezzo degli schiavi dell’antica Roma si arriva proprio a cifre dai 5.000 euro in su, a seconda delle caratteristiche (Buona salute, bell’aspetto, cultura, etc.)… W il progresso!

  5. Ma si può affidare dei bambini a persone che uccidono i loro (dei bambini) fratelli o sorelle?! Che persona è quella che prende un “figlio” e uccide l’altro?

    1. Menelik

      E’ gente che, se avessero già un figlio di loro, dovrebbero intervenire gli assistenti sociali per rimuovere quello che hanno, altro che fargliene comperare un altro!
      Per me, la fabbricazione clandestina di droga, è moralmente meno schifosa del commissionare bambini a donne che affittano uteri.
      Genitori così mi fanno pensare a…..avete presente i due vecchiacci straricchi di Rosemary’s Baby, il film horror satanista di Roman Polansky?
      Così, solo un’impressione, eh?!

      1. SUSANNA ROLLI

        Menelik,
        Da anni non riesco a vedere un film per intero, dovrebbero legarmi alla poltrona, io sono un poco iperattiva -non lo ero, lo sono divenuta per “cause di forza maggiore” ….. ho sempre tante cose da fare!
        Però conosco tutte le battute dei films cartoons!!, indovina perchè!

  6. SUSANNA ROLLI

    “Ha deciso di rendere nota la propria vicenda perché «non voglio che altre donne si trovino in questa situazione. Non dovrebbero essere forzate a fare qualcosa che non vogliono».
    Bene, faccia stampare dei megamanifesti (il denaro non le dovrebbe mancare) e li faccia appendere ai muri principali della città.
    Eppoi, tanto, in “mezzo” ci sono solo dei bambini!, che sarà mai!

    PUAH!!!!!!!!

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