Rassegna stampa/1 Berlusconi: «Vogliono sovvertire il voto popolare»

Di Redazione
20 Gennaio 2011
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha denunciato la magistratura in un videomessaggio ai Promotori della Libertà: «E' gravissimo che la Procura voglia continuare ad indagare pur non essendo legittimata. Vorrei andare immediatamente dai giudici per contrastare queste accuse e ottenere una rapida archiviazione, ma non posso avallare l'illegittimità che denuncio»

Berlusconi si difende sul caso Ruby in un nuovo videomessaggio ai Promotori della Libertà, parlando di «vera e propria persecuzione giudiziaria» e del tentativo da parte della magistratura di «sovvertire il voto popolare».

Berlusconi “è tornato a denunciare l’indagine della Procura di Milano […].
«Pensate che la mia casa è stata sottoposta a un continuo monitoraggio dal gennaio del 2010 per controllare tutte le persone che entravano e uscivano». Lo hanno fatto con tecniche sofisticate «come contro la mafia o la camorra», hanno violato l’abitazione «dove da sempre svolgo funzioni di governo e di parlamentare, violazione contro elementari principi costituzionali»” (Corriere, p. 2).

«Mi hanno iscritto come indagato – continua il premier –
solo il 21 dicembre, guarda caso sette giorni dopo il voto di fiducia, e quindi tutte le indagini precedenti erano formalmente rivolte verso altri ma sostanzialmente controllavano me e la mia abitazione».

“Insomma, è l’accusa: hanno indagato il premier per quasi un anno senza dirglielo. Ma non è tutto, poiché «i fatti che mi vengono contestati sarebbero stati commessi nella mia qualità di presidente del Consiglio come prescrivono la legge e la Costituzione, entro 15 giorni dall’inizio delle indagini avrebbe dovuto trasmettere gli atti al Tribunale dei Ministri». Prima conclusione: «E’ gravissimo che la Procura voglia continuare ad indagare pur non essendo legittimata». Per di più, aggiunge, se fosse il giudice ordinario competente sarebbe comunque quello di Monza e non di Milano” (Corriere, p. 2).

“Seconda conclusione: «Vorrei andare immediatamente dai giudici per contrastare queste accuse e ottenere una rapida archiviazione, ma non posso presentarmi a dei pm che non hanno competenza, anche per non avallare l’illegittimità che denuncio»” (Corriere, p. 2). Poi si difende dalle accuse per le ipotesi di reato di «concussione» e «prostituzione minorile», le definisce infondate e afferma di volersi presentare a «processo subito, ma con giudici super partes».

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