
E.T. è diventato grande e torna in blu-ray
Qual è il migliore film sugli alieni? Domanda difficile. Qualcuno risponderebbe in base ai migliori effetti speciali, qualcuno in base alla trama migliore, qualcuno sceglierebbe quello con più scene d’azione, o quello dove gli alieni sembrano più simili alla sua fantasia. Ma se si dovesse chiedere al pubblico di rispondere d’istinto, senza pensarci su, probabilmente la maggioranza risponderebbe E.T. Il film, uscito nel 1982, ha rappresentato per grandi e piccini il primo film sugli extraterrestri degno di questo nome, dove l’alieno non è rappresentato come il cattivo invasore, ma come uno straniero tenero e impaurito.
L’uscita del film di Steven Spilberg fu salutata con un incasso spaventoso e con la conquista di quattro Oscar e ancora oggi, a distanza di trent’anni, la storia dello splendido rapporto di amicizia tra il piccolo Elliot e l’extraterrestre continua a commuovere e incantare la platea. Sono passati trent‘anni dalla prima uscita in sala e il maestro Spielberg ha deciso di celebrarli degnamente: a partire dal prossimo ottobre, infatti, sarà disponibile una versione home video in blu-ray della pellicola originale, rimasterizzata per l’occasione. Nessun ritocco come quello adoperato in occasione del ventennale (Spielberg sostituì le pistole della scena madre del film, quella in cui Elliot e i ragazzini pedalano nel cielo con le biciclette, con dei walkie-talkie e la decisione questo fece arrabbiare i fan del film), solo un restauro migliorativo da regalare ai collezionisti, con un making of e alcune interviste realizzate al regista e al cast, riunitosi nuovamente per l’occasione.
Un’occasione imperdibile per rivivere le avventure dell’extraterrestre realizzato dall’italiano Carlo Rambaldi: il suo “telefono casa” è entrato nel linguaggio comune di milioni di persone, i suoi modi goffi e simpatici lo hanno reso l’alieno più amato di sempre e il piccolo Elliot e la sua sorellina, nonostante l’adolescenza difficile e una celebrità raggiunta troppo in fretta, sono stati i bambini più invidiati degli anni 80. Perché a nessuno di noi capiterà mai di andare in bicicletta dritto fino alla luna.
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