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Caro Luigi, hai fatto parlare il carisma di don Giussani ai cristiani di tutto il mondo

Di Antonio Simone
22 Novembre 2021
Il ricordo del cofondatore di Tempi e «fratello maggiore “di fatto” di Amicone». E quella lettera ricevuta in carcere, parte di un dialogo lungo una vita
Luigi Amicone con Antonio Simone
Luigi Amicone (a destra) con Antonio Simone, cofondatore di Tempi

Sono “di fatto” il fratello maggiore di Luigi. Nel ’74 Luigi frequentava (si fa per dire) l’Istituto tecnico Molinari a Milano, non aveva nessuna sufficienza e si avviava alla bocciatura finale, quando diventai “suo fratello maggiore” (sono nato due anni prima di lui). Chiesi appuntamento ai suoi docenti e andai a “colloquio parenti”. Avvisai tutti che, pur sapendo che Luigino non andava bene, il fatto grave era che papà aveva deciso che se fosse stato bocciato l’unica strada sarebbe stata il lavoro in una fonderia che aveva già contattato. Avremmo perso il fratello e la sua istruzione.

Il papà, il fratello, il ’68 e i professori con la coda di paglia lo promossero.

Da allora ho vissuto con lui Gs, il Clu fino al 1980. Nel 1994, davanti a Mani pulite e alla fine del settimanale Il Sabato, abbiamo deciso di fondare un giornale e nel 1995 è nato Tempi. Dal 1997 abbiamo condiviso l’ufficio per 22 anni. Diciamo che ci conoscevamo, ce ne si...

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