Contenuto riservato agli abbonati
Piccola mappa per orientarsi nella ricca produzione cinematografica del buon Pier Paolo Pasolini a 100 anni dalla nascita. Premessa: da studente cinefilo arrembante e onnivoro mi sono imbattuto in PPP ed è stato un bel pugno nello stomaco, uno di quei casi in cui disperatamente provi a rintracciare un elemento comune, un filo rosso, una costante cinematografica, ma alla fine perdi la speranza di trovarlo, forse anche di cercarlo.
Non amo le etichette di circostanza che da anni accompagnano PPP: un regista “contro”; un poeta “inafferrabile”; “maestro eretico”; l’immancabile “disperata vitalità” di PPP; “artista incancellabile”; “cinema irrinunciabile, necessario”, “scandaloso, scabroso”… Guardando i suoi film con uno sguardo semplice, non artefatto, come avrebbe forse voluto lui, sono indeciso se definirli disperatissimi, insostenibili, tragici (con Salò, che è a tutti gli effetti il commiato più triste che avrebbe potuto immaginare di scr...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno