Sempre più cattolici abbandonano la Chiesa tedesca

Di Redazione
08 Luglio 2022
Nel 2021 l'hanno lasciata 359.338 persone. Un record negativo che spinge i vescovi ad accelerare la svolta progressista. E così peggiorano le cose
Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga
Il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga (foto Ansa)

Nuovo record negativo per la Chiesa tedesca. Secondo i dati della Conferenza episcopale sono 359.338 le persone che nel 2021 l’hanno abbandonata. Un dato che conferma – e peggiora – quelli degli ultimi anni. Gli abbandoni erano stati 221.390 nel 2020 e 272.771 nel 2019. Il numero di fedeli che frequenta la Messa è di circa 923.000 persone (nel 2020 erano 1,3 milioni).

Pericolo scisma

L’arcivescovo e presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Bätzing, si è detto colpito da numeri che sono un indice della «profonda crisi in cui ci troviamo come Chiesa cattolica in Germania. Non c’è pillola da zuccherare, e sono profondamente scioccato dal numero di persone che lasciano la Chiesa». Per Bätzing il dato è ancor più negativo perché ad aver lasciato la Chiesa sono «persone che prima erano molto impegnate nelle loro parrocchie».

Secondo molti, come l’arcivescovo di Amburgo Stefan Hesse, i dati vanno interpretati come un segnale mandato dai fedeli alle gerarchie dopo gli scandali sessuali sui minori. Questo convincimento ha rafforzato in loro l’opinione che il processo del Cammino sinodale vada percorso con maggior forza. Quel cammino che, si ricorderà, sta portando la Chiesa tedesca verso uno scisma con Roma.

Svolta arcobaleno

Eppure c’è qualcosa che non torna in questa interpretazione. Infatti, i numeri ci dicono anche che sono aumentati i battesimi (da 104.610 nel 2020 a 141.992 nel 2021), i matrimoni (11.018 nel 2020, 20.140 nel 2021) e le comunioni (da 139.752 a 156.574).

Allora, forse, la chiave di lettura deve essere un’altra. È proprio la sempre più marcata svolta progressista e arcobaleno della Chiesa tedesca ad allontanare i fedeli. E anche lo strano sistema della Kirchensteuer, la “tassa” (l’8 per cento della dichiarazione dei redditi) che ogni cattolico deve pagare se vuole accedere ai sacramenti e alla vita della Chiesa.

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