La preghiera del mattino

Il Pd lo sa che nel blog dei grillini Zelensky è trattato come una specie di Saddam?

Volodymyr Zelensky con Joe Biden alla Casa Bianca
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ospite di Joe Biden alla Casa Bianca il 21 dicembre scorso (foto Ansa)

Su Huffington Post Italia Pietro Salvatori scrive: «A metà pomeriggio Giorgia Meloni prende posto al tavolo dei grandi. La scrivania è sempre la stessa, quella del suo ufficio a Palazzo Chigi, ma sul suo schermo si materializzano ad uno ad uno Joe Biden, Olaf Scholz, Emmanuel Macron e Rishi Sunak. La premier si assicura un posto al consesso dove Stati Uniti, Germania, Francia e Gran Bretagna si coordinano nel salto di qualità del supporto militare che la Nato sta offrendo all’Ucraina».

Il quotidiano Repubblica, in preda alla sua delirante ossessione antimeloniana, titola con “Meloni esclusa qualche ora dal vertice con gli altri leader”. Huffington Post Italia dà conto della vera notizia: “Giorgia Meloni si conquista un posto al tavolo dei grandi”.

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Sul Blog di Beppe Grillo Tarquato Cardilli scrive: «Forse bisognerebbe consigliargli di cominciare un rosario di scongiuri vista la fine che hanno fatto altri capi di Stato che hanno concesso altrettante analoghe interviste in passato (Saddam Hussein, Gheddafi)».

Pierfrancesco Majorino corre per la presidenza della Lombardia alleato con questi 5 stelle la cui visione è ancora (e, come è evidente, per sempre) formata dal pagliaccio genovese più che dal figurante avvocato pugliese. La stessa Elly Schlein fa dell’alleanza con i grillini la sua carta fondamentale nella corsa per diventare segretaria del Pd. Come sa chiunque abbia una consapevolezza realistica di come funzionano le cose del mondo, ogni opzione di politica interna è innanzi tutto inquadrata dalle scelte di politica internazionale. Chi è consapevole di questa verità come fa ad allearsi con chi tratta Volodymyr Zelensky come fa Cardilli sul Blog di Grillo?

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Su Scenari economici Guido da Landriano scrive: «A Marsiglia gli operai della Cgt Energie, la confederazione generale del lavoro, la Cgil francese, del settore energetico, hanno deciso di aiutare i piccoli panettieri a manipolare e falsare i contatori della luce. Praticamente li modificano per far sì che i consumi vengano registrati come agevolati, con una riduzione dei costi dal 50 al 60 per cento, e questo in risposta all’aumento dei costi dell’energia, esorbitante anche in Francia per le piccole aziende, che rischia di far chiudere queste piccole attività famigliari».

Su Scenari economici non manca talvolta qualche sottolineatura un po’ gridata di questa o quella notizia, però quella che qui citiamo mi pare, nella sua essenzialità, eloquente. E spiga come in Francia l’idea di destrutturare la sinistra socialista e la destra gollista, per lanciare un polo né di destra né di sinistra, stia rivelando tutti i suoi limiti strutturali. Magari sarà un po’ esasperato l’annuncio di una complicità più o meno illegale tra operai e ceti medi contro le politiche macroniane, ma al fondo registra la realtà.

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Su Milano Today si scrive: «I dipendenti protestano: “Per la tutela della sicurezza dei lavoratori più esposti ad atti aggressivi, anche con sistemi di protezione passivi, per la fruizione delle ferie per il personale viaggiante, piani aziendali d’assunzione e trasformazione dei contratti a tempo parziale, per l’aumento di 150 euro netti per tutti i lavoratori, a recupero degli insufficienti aumenti dei contratti nazionali; per ulteriori tematiche di carattere aziendale attinenti, tra l’altro a indennità ferie, turni particolari e vestiario”».

Ora che anche i tranvieri scioperano perché Milano è poco sicura, l’ineffabile Beppe Sala ne prenderà atto?

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