Per diventare paladino dei cattolici, il Corriere infanga Formigoni e Cl

Di Redazione
05 Luglio 2012
Francesco Agnoli sul Foglio difende Formigoni e Comunione e Liberazione dal Corriere: «Il problema dell'Italia non è la regione migliore del paese e neanche i cattolici che danno più fastidio».

Il Corriere della Sera vuole sponsorizzare un partito dei cattolici, a patto che si dimentichino dei “principi non negoziabili”, e per farlo cerca da mesi di buttare giù il governatore della Lombardia Roberto Formigoni e screditare il movimento di Comunione e Liberazione. Lo scrive oggi Francesco Agnoli sul Foglio: «Anzitutto il giornale di via Solferino agisce ormai da tempo in una direzione: abbattere il governo di Formigoni in Lombardia (e nel contempo far naufragare la possibilità che Formigoni diventi un leader del futuro centrodestra post berlusconiano). Per farlo, si ricorre a tutto. Lusi, Penati, Vendola, Errani, e tutti i governatori e politici colpiti da scandali, sembrano interessare ben poco: il fuoco è puntato quasi esclusivamente sul politico ciellino, con l’intento di screditare sia lui che l’intero movimento di cui è membro (non capo, né ideologo, né “profeta”)».

«Eppure – continua Agnoli – se osserviamo con un po’ di obiettività i fatti, risulterebbe un po’ difficile credere che il problema dell’Italia sia oggi la regione meglio amministrata del paese! Ma Formigoni va spazzato via, se possibile, lo ripeto, infangando un movimento cattolico che ha, agli occhi di un certo mondo laicista, gravissime colpe: quella ad esempio di non essere fatto di cattolici da sagrestia. I ciellini, infatti, e lo dico da esterno, sono uomini come gli altri, e per questo non immuni dal peccato né originale né personale (come invece gli immacolati gruppi di potere che stanno dietro a Corriere e a Repubblica). Però sono anche persone, molto spesso, che incarnano un cattolicesimo vitale, attivo in politica, nel sociale, in campo professionale ecc. (…) La loro forza politica e culturale infastidiscono coloro che si ritengono, illuministicamente, detentori del potere e della conoscenza, e che quando può servire amano scagliarsi contro alcuni tipici difetti dei movimenti, anche ecclesiali».

Conclude Agnoli: «Oltre ad attaccare Formigoni, cercando una sponda involontaria, ma forse ingenua, nel cardinale di Milano, il Corriere, come si accennava, vorrebbe farsi tutore e garante del prossimo partito dei cattolici (o quello che sarà). Per questo, sapientemente, dà spazio a personalità cattoliche, con una sola clausola: che imparino a prendere le distanze, in qualche modo più o meno chiaro, dai “principi non negoziabili”. Il messaggio per quanto cifrato è chiaro: noi vi diamo spazio, ma se e solo se imparate a dire, su certi temi, quello che vogliamo noi». E «cosa pensi il Corriere sui valori non negoziabili è facile capirlo ricordando la sua posizione su legge 194, legge 40, matrimoni gay ecc».

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5 commenti

  1. david

    Ormai Tempi non ha più coraggio, non dà più stimoli alla lettura: è diventato l’ UFFICIO STAMPA e l’ UFFICIO LEGALE di Formigoni.
    Che tristezza: ora anche il Corriere del Vs Paolo Mieli (stimato fino a poco tempo fa, invitato alle presentazioni dei libri di scuola di comunità, ecc ecc) sarebbe l’artefice dei complotti contro Formigoni e contro C.L. Ma fatemi il piacere!!!!! Gli altri artefici secondo Voi di Tempi sono La Repubblica, Lerner, i giudici, L’Espresso e i giornalisti che non Vi leccano (cioè i Vs amici) come Alessandro Banfi che ha fatto poco tempo fa una intervista non in ginocchio ma ai piedi del Celeste su Tgcom 24.
    Ma ormai la consolazione mia e di tanti che IL POTERE MONDANO DI CL IN LOMBARDIA E QUINDI IN ITALIA DURERA’ AL MASSIMO ANCORA 1 ANNO E POI FINISCE LA VOSTRA PACCHIA !!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. Pippo

      in realtà l’articolo del Corriere in questione non cita mai una volta solo Cl o Formigoni. il delirio di onnipotenza di Amicone inventa cose che non esistono pur di essere al centro dell’attenzione

  2. francesco taddei

    quando Formigoni era ospite da Lerner questi adottò una tattica ancora più astuta: non metteva in discussione i conti nè lo sviluppo della regione, ma il fattoc che formigoni frequentasse un imprenditore con commissioni dalla regione faceva cadere su di lui il dubbio della sua integrità. una sorta di macchia sul politico che dovrebbe essere lucido e trasparente. per quello che vedo io ha funzionato alla grande. perchè con formigoni e cl questa tattica ha avuto successo e ci si è dimenticati dei vari Penati, Vendola, Raffaelli(sindaco pd della mia città, nonchè giornalista rai, rinviato a giudizio)? perchèla loro egemonia culturale è reale.

  3. PAOLO DELFINI

    QUELLI DEL CORRIERE DELLA SERA VOGLIONO SPONSORIZZARE UN PARTITO DEI CATTOLICI…..ANCHE LE PROSSIME ENCICLICHE VERRANNO ELABORATE DIRETTAMENTE IN VIA SOLFERINO.

  4. viccrep

    Ne ero certo che il corriere fosse un giornale artefice del male e si maschera da pecora illudendo molti e negando palesemente l’evidenza. ma i sig. del corriere gli scrivani eletti sono una casta che tace tutti i vantaggi che gli vengono sotto banco ad esempio dalle relazioni esterne delle grandi imprese ecc., ma un giorno dovranno rendere conto al male che commettono, perché se ben ricordo c’è un proverbio che dice che ne uccide di più la parola della spada. Guardino la propria trave nell’occhio tutti ne abbiamo una.
    Il potere della parola fa proprio male

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