
Formigoni: «Le accuse contro di me sono risibili e inverosimili»
Ieri il governatore della Regione Lombardia ha concesso un’intervista all’agenzia Ansa. Ne riportiamo il testo.
PRESTO DA PM. AL MIO POSTO FINO AL 2015, ACCORDO CON LEGA FORTE (di Vincenzo di Vincenzo) (ANSA) – MILANO, 26 LUG – Conferma la disponibilità ad incontrare i magistrati, non sabato ma già dalla prossima settimana, definisce ‘risibile e inverosimile’ la valutazione dei vantaggi che avrebbe ricevuto da Daccò fatta dai pm e conferma di non aver avuto alcun ruolo nella stesura delle ormai note delibere sulle ‘funzioni non tariffabili’ finite sotto accusa. Il presidente delle Regione Roberto Formigoni, in un’intervista all’ANSA, traccia la sua linea di fronte alle contestazioni della procura di Milano nell’inchiesta sulla Fondazione Maugeri e conferma che intende restare al suo posto fino al 2015 e che «l’accordo con la Lega è forte».
Ieri gli è stato notificato l’invito a comparire, sabato prossimo, davanti ai pm per rispondere dell’accusa di corruzione aggravata.
Presidente, quando incontrerà i magistrati?
Confermo la disponibilità ad incontrarmi con i magistrati. Sabato non è possibile, ho dato la disponibilità per trovare una data la settimana prossima o l’altra ancora.
Cosa pensa delle cifre uscite ieri, degli 8,5 milioni complessivi di benefit che avrebbe ricevuto da Daccò in cambio di 15 delibere?
Dopo aver letto delle cifre uscite ieri, sono ancora più tranquillo e sereno. Le accuse mi paiono del tutto risibili, non solo infondate ma addirittura inverosimili. La spesa degli yacht sarebbe 4,5 mln di euro, in lire 9 miliardi. Con questa cifra tre yacht si comprano, non sono le spese per avermi ospitato in qualche week end. Mi accusano di avere ricevuto in dono tre yacht? Questa sarebbe una novità assoluta. Rendiamoci conto di cosa mi stanno accusando, accuse risibili e inverosimili.
Poi ci sono le cene.
500 mila euro in cene, sono un miliardo di lire. Ma quante persone hanno mangiato a queste cene? È provato che io ho partecipato a due-tre cene alle quali ero invitato assieme ad altre decine e decine di ospiti di Daccò. Non è che si può mettere in carico a me quello che Daccò ha speso per i ristoranti.
E in cambio lei avrebbe favorito l’emanazione di delibere favorevoli alla Maugeri.
Questo vuol dire non sapere qual è il compito del presidente di Regione. Dopo la riforma Bassanini del 1996 è stato separato nettamente il compito degli amministratori politici da quello dei dirigenti. Il presidente e gli assessori danno l’indirizzo politico ma le delibere le scrivono e le firmano i dirigenti. Gli amministratori non hanno la possibilità di modificare le delibere. Spetta ai dirigenti scrivere le delibere, dirigenti che in Regione Lombardia sono parecchi. E poi queste delibere sono state approvate all’unanimità dalla mia giunta, fatte sulla base di leggi votate dalla maggioranza del consiglio regionale. Quindi individuare una responsabilità singola del presidente quando il compito del presidente è assolutamente diverso da quello dei dirigenti e quando è un atto assolutamente collegiale, anche questo dimostra l’insussistenza delle accuse.
Questo lo dice la Bassanini, ma lei ha partecipato alla stesura di queste delibere?
Ma glielo riconfermo, ho sempre rispettato la legge. I politici danno l’indirizzo politico ma nessun politico partecipa alla stesura delle delibere.
C’è poi la vicenda dei 4 milioni di ‘sconto’ sul valore di una villa in Sardegna (comprata da Alberto Perego, amico di Formigoni, per 3 milioni ndr).
Villa che non è mia. Io ho fatto un prestito ad un amico, che l’acquistava, di un milione di euro. Non c’è bisogno di fare alcuna investigazione. Il milione di euro è stato tratto dal mio conto corrente. Qualcuno dice è tanto, è poco… Io lavoro da 44 anni.
Infine, mai pensato ad un passo indietro?
Io intendo restare fino al 2015. L’accordo con la Lega è forte. (ANSA).
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