
Strasburgo, paradiso delle piste ciclabili, ora fa guerra ai ciclisti. E fioccano multe su multe
Prendete il paradiso delle piste ciclabili, la patria del velocipede, il cuore dell’ideologia che corre su due ruote, aggiungete un lunedì mattina qualunque, immaginate pattuglie di poliziotti appostate fin dall’alba in punti strategici della città pronti ad acchiappare ignari ciclisti e schiaffargli multe da 20, 57 o 45,60 euro e otterrete il 5 novembre di terrore vissuto da Strasburgo.
CICLISTI CONTRO PEDONI. La cittadina francese è ben fornita di piste ciclabili, ampiamente usate dai suoi cittadini, ma da un po’ di tempo i pedoni hanno cominciato a rivendicare i loro diritti, stufi di vedere sfreccianti biciclette invadere le zone pedonali o passare sui marciapiede mettendo in pericolo l’incolumità dei tranquilli passanti. Molti marciapiedi della città, infatti, sono divisi in due (come si può vedere dalla foto del Le Monde): una parte per i ciclisti e una per i pedoni. Ma qualcuno sconfina, ecco perché i cittadini si sono fatti sentire e il sindaco socialista Roland Ries ha deciso di varare un nuovo regolamento per ciclisti da osservare strettamente, pena la multa.
CITTÀ DELLA BICICLETTA. Così la “città della bicicletta” è diventata terreno insidioso per i ciclisti, che il 5 novembre si sono visti appioppare multe da 22 euro perché colti in flagrante sopra un marciapiede non dedicato alle due ruote o perché pedalavano in aree pedonali. Chi è passato con il semaforo rosso, invece, ha dovuto pagare 57 euro.
OTTIMO CONTRO LA CRISI. Tra gli abitanti di Strasburgo si è scatenato subito il dibattito: c’è chi accusa il governo di avere creato «tensione» tra ciclisti e pedoni, chi difende i ciclisti dicendo che sono come «pedoni a due ruote» e chi applaude le nuove misure. Siamo certi che la società civile troverà il modo di riappacificarsi, di sicuro il sindaco socialista ha trovato il modo di guadagnare qualche soldino per fronteggiare la crisi.
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1 commento
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Qui a Milano, il primo desiderio, sarebbe di non veder girare lo sguardo dei vigili dall’altra parte! Si va bene…siete in pochi, ma almeno voi pochi un po’ d’orgoglio!!!