
Formigoni, Maugeri: «Nessun euro di denaro pubblico è stato sperperato»
Ieri sera è giunta la notizia che Roberto Formigoni è accusato di associazione a delinquere nell’inchiesta Maugeri. Intervistato oggi su Repubblica il presidente uscente della Regione Lombardia dice di essere «francamente soddisfatto. Mi aspettavo che mi accusassero di omicidio e di strage invece vedo che queste accuse non mi sono fatte». Formigoni rileva che la tempistica della procura «stupisce. Cosa non si fa per cercare di nascondere lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena che sta mettendo in difficoltà la sinistra e sta permettendo insieme alle nostre proposte la rimonta del centrodestra». Per il governatore «a distanza di ventiquattr’ore si lancia un’accusa contro il presidente dell’Eni Scaroni. Si mette in carcere il presidente di Finmeccanica Orsi. Si continua la distruzione dell’Ilva. Adesso si attacca Formigoni. Mi sembra che lo cose siano chiarissime. Il tentativo di rendere più difficile la vittoria del Popolo delle Libertà è sotto gli occhi di tutti».
NULLA DI NUOVO. «Negli atti – prosegue – non c’è nulla di nuovo. Quindi dopo un anno e mezzo hanno concluso le indagini senza riuscire a portare alla luce nulla di nuovo». Nel merito delle accuse, spiega che «le somme che la Regione Lombardia ha corrisposto anno dopo anno all’ospedale San Raffaele e alla fondazione Maugeri corrispondono al centesimo di euro alle prestazioni erogate da questi due istituti ai cittadini, secondo le norme del Sistema Sanitario Nazionale. Le carte rese note dalla Procura non dimostrano che siano stati erogati indebitamente fondi a questi istituti e a nessun altro istituto sanitario della Regione. Confermo che nessun euro di denaro pubblico è stato sperperato. La nostra amministrazione esce da questa indagine come del tutto corretta. Anzi con lo stigma dell’efficienza. Efficienza che i cittadini lombardi e di molte altre parti d’Italia hanno potuto apprezzare in questi anni».
A POCHI GIORNI DALLE ELEZIONI. Roberto Maroni, commentando la notizia, ha detto che la sanità in Lombardia «ha raggiunto livelli di eccellenza che non ha pari nelle altre Regioni. Ci sono delle inchieste in corso di cui ovviamente non si può tacere anche se l’impressione è, per l’ultimo caso, che, insomma, si tratti un po’ di giustizia a orologeria». Per Maroni la vicenda Maugeri «dura da un anno e forse più e, guarda caso, la indagini vengono chiuse a pochi giorni dalle elezioni».
Anche Silvio Berlusconi ha commentato: «Arrivano nei dieci giorni decisivi della campagna elettorale. La gente faccia due più due. C’è una manina, anzi manona giudiziaria che entra nella campagna elettorale».
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Idea per risolvere i problemi della giustizia in Italia:
1. Si mandano in carcere tutti i magistrati che esternano o hanno esternato simpatie e/o antipatie politiche durante l’esercizio delle loro funzioni.
2. Si fanno uscire dalle carceri tutti i detenuti in attesa di giudizio inviati dai magistrati di cui sopra.
Si risolvono così i due principali problemi: efficenza della giustizia e affollamento delle carceri…
Ci vuole il legittimo impedimento a presentarsi a qualsiasi processo e un bel condono tombale con remissione totale dei peccati, passati presenti e futuri. Poi facciamo il conguaglio!