Oscar 2013, un po’ per uno non fa male a nessuno: Argo miglior film, Day-Lewis miglior attore

Di Paola D'Antuono
25 Febbraio 2013
Nessun vincitore assoluto, i film in gara si dividono equamente il bottino. Spielberg perde contro Ang Lee, Ben Affleck vince il premio più ambito e Adele conquista il suo primo Oscar per la canzone Skyfall

Gli Oscar 2013 si chiudono senza vincitori assoluti. In linea con le ultime tendenze, la Academy of Motion Picture Arts and Sciences premia tutte le grandi produzioni hollywoodiane, come se l’intento vero fosse non scontentare nessuno. Né Ben Affleck, che con il suo Argo si porta a casa la statuetta come miglior film, quella come sceneggiatura non originale e miglior montaggio né Ang Lee, che conquista per la seconda volta il premio come miglior regista per Vita di Pi. E Steven Spielberg? Dodici nomination per il suo Lincoln e solo due statuette strette nelle mani. La prima, scontatissima, a Daniel Day-Lewis, sulla cui magistrale interpretazione si regge tutto il film, la seconda – decisamente minore – per la migliore scenografia.

ATTORI. Insieme a Day-Lewis esulta anche Christoph Waltz, che deve ancora una volta a Quentin Tarantino il suo trionfo. Dopo l’Oscar come migliore attore protagonista per Bastardi senza gloria nel 2010, arriva il bis per Django Unchained, che regala anche il secondo Oscar al regista pulp per la migliore sceneggiatura originale. Scontata anche la vittoria di Anne Hathaway come migliore attrice non protagonista per Les Miserables, una sorta di risarcimento per l’impressionante dieta ferrea che ha fatto perdere alla già magrissima attrice undici chili. Ventidue anni e un film da protagonista sono bastati a Jennifer Lawrence per trionfare come migliore attrice protagonista per Il lato positivo e per rendersi protagonista di una piccola caduta prima di salire sul palco.

PAPERMAN. Arriva anche il riconoscimento per il bellissimo film di Haneke, Amour, che vince l’Oscar al miglior film straniero e per Brave – Ribelle, il film Pixar con protagonista l’eroina dai capelli rossi, che batte un po’ a sorpresa i suoi avversari diretti, Frankenweenie di Tim Burton e Ralph Spaccatutto della Disney. Il corto d’animazione più visto in Rete, Paperman, vince come miglior cortometraggio d’animazione, mentre Adele, a pochi mesi dal parto, festeggia il suo primo Oscar per la migliore canzone, Skyfall. La serata finisce così, con un’equa divisione dei premi e pochissime sorprese.

@paoladant

 

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