
“A” per albero, “B” per bomba, “C” per cecchino. Così insegna l’alfabeto lo Stato islamico

“A” per albero, “B” per bomba, “C” per cecchino, “E” per esercito, “G” per guerra, “M” per martire e così via. Così lo Stato islamico insegnava l’alfabeto ai bambini. La scoperta è stata fatta dall’esercito iracheno, dopo essere entrato in un orfanotrofio nel distretto Zuhur di Mosul, da poco liberato all’interno della campagna per riconquistare la capitale irachena del Califfato.
L’ORFANOTROFIO. Nella struttura venivano educati (o rieducati) bambini dai tre ai sei anni, soprattutto sciiti e yazidi, rimasti orfani dopo che i genitori erano stati uccisi dall’Isis. Col tempo, scrive Reuters che è entrata nell’edificio, i bambini avevano imparato a definire «apostati e infedeli» i loro stessi genitori.
INGLESE PER LO STATO ISLAMICO. Il materiale scolastico utilizzato per l’educazione dei bambini è davvero originale. I libri di matematica presentano il logo di un kalashnikov costituito da numeri, mentre i quesiti dei problemi di aritmetica e geometria vengono ricondotti a episodi di guerra. I giornalisti della Reuters hanno anche trovato un testo intitolato: “Inglese per lo Stato islamico”, dove tutto parla di spie, martiri, guerra, attentati e bombe.
DONNA? NO, BURQA. Interessante anche il modo in cui viene illustrata la lettera “W” per Woman, donna: al posto della foto di un viso di ragazza o di una donna a figura intera, c’è una macchia nera impersonale che rappresenta un burqa integrale. Un uomo costretto a lavorare nell’orfanotrofio, e che non ha voluto diffondere il suo nome, ha spiegato che le ragazze venivano convertite all’islam e subito sposate ai combattenti.
Foto Ansa/Ap
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