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A scacchi non si gioca in tre. Perché l’Europa è tagliata fuori dalla crisi ucraina

Di Rodolfo Casadei
15 Febbraio 2022
Unione Europea totalmente assente dalla spericolata partita in corso lungo i confini dell’Ucraina. Nessuno scandalo: solo la prova che quelle sulla “autonomia strategica” del Vecchio Continente sono vuote chiacchiere
Vertice tra Joe Biden e Vladimir Putin
Il vertice sulla crisi ucraina tra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo americano Joe Biden a Ginevra lo scorso 16 giugno (foto Ansa)

Grazie a un elicottero delle forze armate ucraine il 5 gennaio scorso l’alto rappresentante della Unione Europea per gli Affari esteri e la sicurezza Josep Borrell ha messo piede nella regione di Lugansk, contesa fra il governo di Kiev e le autoproclamate repubbliche del Donbass, e ha dichiarato ai media: «Non c’è sicurezza in Europa senza la sicurezza dell’Ucraina. In questo dialogo non ci sono solo due attori, la cosa non si riduce a Stati Uniti e Russia. Se si vuole parlare di sicurezza in Europa, gli europei devono essere parte del negoziato. E il dialogo sulla sicurezza in Europa, deve essere condotto non solo con la consultazione, ma con la partecipazione degli europei».

Il 10 gennaio i viceministri degli Esteri di Washington e Mosca si incontravano a Ginevra per colloqui decisivi sulla crisi ucraina senza che nessun rappresentante dell’Unione Europea fosse stato invitato. Stesso discorso il 12 gennaio, quando i colloqui sulla crisi...

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