Abitare dopo i Giochi

Aumenta l’addizionale Irpef, perché a Torino il governo ha tagliato 125 milioni e il Comune deve fare cassa ritoccando biglietti, immobili e partecipate. Ma anche Ici alleggerito sulla prima casa, con detrazioni aumentate da 120 a 200 euro nei prossimi 5 anni. Così il sindaco Sergio Chiamparino all’Economy del 28 febbraio. E mentre i torinesi attendono il federalismo fiscale, il report presentato a metà febbraio da Gabetty Property Solutions consegna al capoluogo piemontese l’oscar di città con la maggiore rivalutazione immobiliare nel 2006. Con un incremento che oscilla tra il 5,1 e il 6,5 per cento, quello torinese è il mercato residenziale più attivo delle grandi città italiane. Un andamento positivo che viaggia in parallelo al rilancio ottenuto dalla città in questi ultimi mesi sul fronte Fiat e Olimpiadi invernali (solo qualche settimana fa gli standard di qualità di Sagat, la società di gestione dell’aeroporto di Torino, sono stati premiati da una ricerca della società Coesis). Un mercato in controtendenza seguito solo da Genova, non per nulla capitale europea della cultura nel 2004, che ha raccolto i frutti del suo forte periodo di riqualificazione registrando, nello scorso anno, variazioni positive tra il 3,6 e il 5,5 per cento. Valori in rialzo a fronte di un generale raffreddamento del ciclo dei prezzi in tutta Italia. Una stabilizzazione che per Gabetti Property Solutions non impedirà un’ulteriore espansione del mercato immobilare nel 2007 (+3,9 per cento), che tuttavia rafforzerà alcune tendenze. In primis quella del decentramento: nei capoluoghi le transazioni hanno assunto già da anni un profilo di stabilità (dal 2000 crescono dello 0,6 per cento annuo; nel 2006 +0,3 per cento), mentre nei comuni dell’hinterland il mercato galoppa (+4,2 per cento annuo; +6,7 nel 2006). A suffragare tali stime non solo l’attrattiva esercitata dai territori periurbani (minor costo abitativo, maggiore qualità ambientale) e l’interesse crescente per le seconde case, ma soprattutto la pressione demografica esercitata dagli immigrati: tra il 2000 e il 2005 il numero degli stranieri che ha preso residenza nell’hinterland è salito del 101,6 per cento nella prima corona urbana, e del 122,2 per cento nella seconda. Sempre a Torino (battuto da un decimo di punto solo da Roma), i prezzi delle case nei comuni dell’hinterland sono aumentati del 12,3 per cento.

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