
Air France non sottoscrive l’aumento di capitale per Alitalia
Air France «Non parteciperà all’aumento di capitale» di Alitalia: a metterlo nero su bianco è la stessa compagnia francese, con un annuncio ufficiale di cui ufficiosamente si vociferava da tempo. Airfrance aggiunge che «conferma il suo impegno a restare un partner leale e serio di Alitalia, nella continuità della partnership industriale in corso». In questo modo la compagnia ha assestato un duro colpo al piano di Gabriele Del Torchio, a.d. di Alitalia.
IL PIANO DEL TORCHIO. Il progetto aveva previsto anzitutto una proroga alla sottoscrizione di ricapitalizzazione da 300 milioni di euro, proprio per tentare un’opera di convincimento di Airfrance, che però a questo punto è risultata vana. Per il resto il nuovo piano prevede il taglio del numero di aerei a medio raggio, con il mantenimento però del monte ore volate del 2013, attraverso un uso migliore della flotta. Nel piano Del Torchio non si parla di esuberi e tagli del personale, in ogni caso già la Uil attraverso il suo segretario Luigi Angeletti ha fatto sapere che «non li accetteremo. Il problema Alitalia è il fatturato dell’azienda, che non riesce a crescere. E gli esuberi non sono la soluzione». Il ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi aveva inoltre fatto sapere che «Gli interessi del governo su Alitalia sono molto semplici: il piano industriale con continuità aziendale, investimenti da parte di privati e la difesa dell’occupazione» e per questo «Mi auguro che Air France sottoscriva l’aumento di capitale anche perché non è che in questi anni è venuta a fare la carità. Trenta milioni di passeggeri sono andati dagli aeroporti italiani a quelli di Air France a Parigi e Schipol. Se non sottoscrive scenderà al 7 per cento circa e noi potremo cercare un partner del sud est asiatico».
OPERAZIONE RESTYLING. Si parla con il piano Del Torchio di una ristrutturazione dell’ex compagnia di bandiera italiana e a questo punto si capisce che cambieranno anche gli assetti societari. Senza la sottoscrizione all’aumento, dal 25 per cento della compagnia detenuto adesso, Air France scenderà al 5-10 per cento. È probabile che si continui la ricerca di partner esteri, già preannunciata da Lupi, mentre i sindacati attendono di avere certezze definitive sul capitolo occupazione (nel piano non si affronta il tema dei tagli del personale). Con la nota di oggi, Air France fa sapere che «anche se la componente industriale del nuovo piano va nella direzione giusta e riceve il pieno sostegno di Air France-Klm, le necessarie misure di ristrutturazione finanziaria non sono ancora soddisfatte»
«MANTERREMO STRETTI LEGAMI» Tuttavia è la stessa compagnia francese a ribadire la partnership con Alitalia: «Il gruppo continuerà a costruire sugli ottimi risultati di Alitalia in termini di performance operativa, qualità del servizio e controllo dei costi e questa partnership, siglata nel 2009 per un periodo di otto anni, ha molti vantaggi per entrambe le società. Air France-Klm prevede, dopo l’aumento di capitale, di convertire le obbligazioni convertibili. Questa operazione consentirà di migliorare i fondi di Alitalia, mantenendo stretti legami con la partecipazione di Air France-Klm al capitale di Alitalia». L’ad del gruppo Air France-Klm, Alexandre De Juniac ha poi sottolineato che «Il piano di Alitalia è “estremamente coraggioso vista la situazione molto difficile in cui si trova la compagnia», ma carente sulla «ristrutturazione del passivo di bilancio. Ma noi non abbiamo richiesto tagli di posti di lavoro, non vogliamo trasformare Alitalia in una compagnia regionale, non vogliamo sopprimere l’hub di Fiumicino. Non vogliamo comprare una compagnia per distruggerla».
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1 commento
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Ottima scelta. Alitalia va lasciata fallire, è solo un peso per le finanze nazionali, basta con aiuti pubblici per mantenere in vita una compagnia assolutamente inefficiente. Preferisco volare con le compagnie straniere.