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America sempre più dominatrice del mercato delle armi, Russia in picchiata

Di Rodolfo Casadei
16 Marzo 2024
Così guerra in Ucraina e tensioni a Taiwan hanno modificato il commercio di sistemi bellici negli ultimi anni. In ascesa la Francia e – sorpresa – l’Italia. I numeri del Rapporto Sipri 2023
Un elicottero Apache dell’esercito di Israele in volo durante un’esercitazione a Beersheva nel giugno scorso
Un elicottero Apache dell’esercito di Israele in volo durante un’esercitazione a Beersheva nel giugno scorso (foto Ansa)

Il Rapporto del Sipri sull’export mondiale di armamenti viene a confermare quel che da mesi la stampa americana andava pubblicando: la crisi ucraina e le tensioni intorno a Taiwan hanno impresso una spinta eccezionale alle esportazioni di armi made in Usa in Europa e in Asia e di conseguenza hanno rafforzato il primato americano a livello mondiale, mentre hanno causato (insieme ad altri fattori) una contrazione dell’analogo export russo, che non è più il secondo al mondo (è stato superato, seppure di poco, da quello della Francia).
L’egemonia statunitense
Nel quinquennio 2019-2023 le esportazioni americane di armamenti sono cresciute del 17 per cento rispetto al precedente quinquennio 2014-2018, col risultato che nello stesso arco di tempo la percentuale degli Stati Uniti sul totale dell’export militare mondiale è passata dal 34 al 42 per cento. Adesso il gap col secondo paese in classifica (la Francia, con l’11 per cento) è di ben 31 punti percentuali.
Gli Stati Uniti hanno consegnato...

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