Amicone: «Quando Bobbio mi disse: per chi sostiene Berlusconi saranno guai»

Di Luigi Amicone
01 Settembre 2013
Il direttore di Tempi, le strane previsioni del filosofo torinese in tempi non sospetti e la progressiva discesa in politica del presidente della Repubblica

Il 7 gennaio 1994, pochi mesi prima della discesa in campo e del trionfo elettorale di Silvio Berlusconi, in un colloquio che avevamo ottenuto grazie alla mediazione di Ezio Mauro, allora direttore della Stampa, Norberto Bobbio spiegò al sottoscritto e a Renato Farina cosa sarebbe accaduto a chi avesse sostenuto la discesa in politica dell’imprenditore di Arcore. «Guai». E «guai alla Chiesa se appoggia Berlusconi». Queste parole, che furono pronunciate dal filosofo torinese con strano livore, mi tornano in mente adesso che il livore divisivo tra gli italiani è a mille. E che il caso Berlusconi sembra giunto a un punto dirimente, in un modo o nell’altro, di un ciclo e stagione politica della Repubblica.

Ecco, a ripensarci oggi uno si chiede: ma perché Bobbio era così furioso alla prospettiva di assistere alla discesa in campo del Cavaliere? D’accordo, Berlusconi era già il celebre tycoon amico di Bettino Craxi. Ma i trionfi elettorali di Forza Italia erano ancora lontani da venire. E la cronaca giudiziaria anche. Dunque, cosa inquietava l’animo di Bobbio che allora stava per pubblicare un “elogio della mansuetudine” mentre in realtà il suo animo sembra avvolto in un pessimismo sommesso ma che diventava esplosione d’ira al sol sentir nominare il nome del Cavaliere di Arcore?

Lontani dall’ordalia giudiziaria

Eppure, niente, in quel principio di ’94, lasciava presagire le “attenzioni” giudiziarie di cui Berlusconi sarebbe stato oggetto a partire dall’estate dello stesso ’94, quando il primo governo Berlusconi venne raggiunto e ribaltato dall’avviso di garanzia congiunto Borrelli-Corriere. E niente, dopo che il caso Mondadori sembrava essersi risolto con una stretta di mano tra l’Ingegnere e il Cavaliere, lasciava immaginare anche solo lontanamente la lunga serie di processi che, ad oggi, in attesa degli altri ancora giacenti ai primi gradi di giudizio, si trova condensata in una prima e definitiva sentenza di condanna in Cassazione.

Agli inizi del ’94 si era ben lungi dall’ordalia antiberlusconiana. Perciò colpiva che il grande Bobbio, che come le televisioni di Berlusconi si era parecchio speso a sostegno di Mani pulite, si mostrasse tanto avverso alla prospettiva che lo stesso Berlusconi scendesse in politica per riempire il vuoto lasciato nel campo dei moderati dall’eliminazione per via giudiziaria della Dc e del Psi.

Il Sabato e la mediazione di Ezio Mauro

A scanso di ogni equivoco, si sappia che una redazione di questa conversazione (parte della quale è stata anche pubblicata su Tempi e tempi.it) è conservata agli atti sia dell’archivio personale dello scrivente, sia di quello della segreteria di don Luigi Giussani. E questo perché quel colloquio che si svolse nella casa torinese del filosofo non ebbe in principio alcuna motivazione politica, bensì esistenziale, diciamo così, e religiosa.

Quel colloquio mediato da Ezio Mauro era stato infatti occasionato dalla morte di una missionaria in Somalia e da ciò che di quel fatto tragico Bobbio scrisse sulla Stampa. Tra l’altro, durante tutta la nostra conversazione, il filosofo era più volte tornato sul tema Cl e non aveva lesinato lodi sperticate al padre e fondatore di Cl. Fu per questa ragione che prendemmo appunti e di quella conversazione facemmo memoria scritta alla segreteria del sacerdote milanese. Quindi, nessuna ricostruzione a posteriori. Non solo. L’occasione fu buona per raccogliere il disappunto e la lamentela di Bobbio per essere stato indicato dal settimanale di estrazione ciellina Il Sabato come “il capo della massoneria” e stigmatizzato come tale in diversi manifesti apparsi nell’università di Torino.

Le previsioni sulla Chiesa

Ma per tornare alla questione iniziale, ricordando oggi la conversazione con il mitico torinese e alla luce delle settimane che si preannunciano cruciali per il futuro dell’Italia, vien da chiedersi: come faceva Bobbio a prevedere i “guai” che poi si sono effettivamente dispiegati a seguito della discesa in politica del Cavaliere? Come faceva a sapere che la Chiesa, almeno in quella parte non ostile a Berlusconi, ne sarebbe stata direttamente investita?

D’accordo, il direttore del quotidiano Fiat di cui Bobbio era editorialista aveva molte buone ragioni per stare dalla stessa parte politica che allora fu salvata dalle procure. Ma perché un filosofo teorico della laicità e tolleranza si mette ad adombrare, almeno in privato, fin dal 1994 e direi quasi fisicamente, il livore e l’intolleranza che la sinistra alla Ezio Mauro espliciteranno anni dopo al riguardo di un leader politico in tutta evidenza non portatore di una visione esclusivista e fanatica della società? Era davvero un pezzo clou di una qualche P1, come aveva scritto Il Sabato, colui che ci metteva in guardia da un ex iscritto alla P2? O era forse Bobbio un elemento apicale di quella consorteria da “Stato profondo” che è via via emersa in questo ventennio anche con l’incredibile torsione delle prerogative presidenziali in chiave di partigianeria politica?

I senatori a vita

Di fatto la nottola dell’“egemonia gramsciana” che si conferma in questi giorni con la quartina di nuovi senatori a vita politicamente correttissimi nominati da Napolitano, inizia a volteggiare sul Quirinale con la salita al Colle di Oscar Luigi Scalfaro. Eletto – non dimentichiamo – quando il candidato al Quirinale sembrava essere Andreotti, che però per via dell’omicidio Lima e poi delle stragi Falcone e Borsellino, sarà eliminato dalla rosa e candidato invece al processo di Palermo organizzato dal procuratore Giancarlo Caselli (altro torinese intimo di Bobbio).

Tale linea di torsione attiva delle prerogative del Colle proseguì poi con Ciampi, altro “grembiulino”, a detta di Giuliano Ferrara, che si fidanzò con la sinistra. Oggi, questa torsione che coincide con il rischio di eliminazione politica per via giudiziaria anche di Berlusconi è suggellata da un presidente che ormai si sospetta abbia calcolato mosse bipartisan all’ombra di un’azione politica smaccatamente di parte (e i 4 senatori a vita sembrerebbero la plastica conferma). Anche questo processo di progressiva discesa in politica del presidente della Repubblica era tra i “guai” previsti dal filosofo torinese? E c’entrano “poteri massonici” in tutto questo casino in cui siamo, come sostiene non Il Sabato che non c’è più, ma il ben in forma torinese Giuliano Ferrara?

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19 commenti

  1. Carlo

    Anche Berlusconi è massone (tess. n. 1502 loggia P2). O è l’ennesima patacca del complotto plutogiudaicomassonico architettato dai poteri forti contro il cav.? Mi scappa da ridere a pensare che Berlusconi sia escluso dai “poteri forti”.

    1. Aurelio

      A detta dei massoni p2 era una loggia “deviata”.
      Non ricordi?

  2. Michele

    Dunque, se ho capito bene:

    1.Mauro, antiberlusconiano ferreo, propizia un colloquio tra Bobbio e Farina (berlusconiani ferreo) e Amicone (ciellino berlusconiano ferreissimo);

    2.Bobbio è antiberlusconiano ferreo;

    3. Il Sabato, settimanale di CL, sostiene che Bobbio sia massone (come Berlusconi, che invece Bobbio detesta);

    4. Bobbio mette in guardia la Chiesa dall’appoggiare Berlusconi;

    5.i senatori a vita nominati in questi giorni da Napolitano sono riconducibili a O.L.Scalfaro, che però non nominò senatori a vita;

    6. Giuliano Ferrara dice che Ciampi era un massone;

    7. la massoneria vuole far fuori politicamente Berlusconi.

    Non so che collegamento ci sia tra questi sette punti: bisognerebbe chiedere, a chi ha scritto l’editoriale, di scrivere la parafrasi dell’editoriale – o, almeno, delle note in calce o un’interpretazione autentica.

    Ah, Bobbio è morto quasi dieci anni fa.

    E Elvis Presley è ancora vivo.

    1. malta

      la sintesi non è proprio il tuo forte… alle medie devi aver saltato la lezione sul riassunto per punti

  3. Claudio

    Interessante ci siano tanti disperati perditempo che non sanno dare altro senso alla propria esistenza che venire su questo sito a insultare e vomitare odio. Sono i servi del potere che abbaiano e scodinzolano ripetendo le filastrocche che hanno messo loro in testa l’Unità, il Fatto, Repubblika, TeleKabul e l’atra sfilza di ex sessantottini che continuano con penna e toga l’opera iniziata con sampietrini spranghe e P38. Ma come sempre succede nelle società e organizzazioni comuniste appena non saranno piu’ necessari i loro servigi verranno divorati.
    Comunque come tutte le ideologie violente e menzognere della storia scompariranno nella polvere anche questi poveretti demokratici e omofili (meglio se con lo sfintere degli altri) mentre la Chiesa uscirà più forte di prima. Si è visto di peggio nella storia, dai leoni ai Gulag. Cosa saranno 4 grembiulini con codazzo di falci e martelli arrugginiti…..
    Non prevalebunt

    1. Michele

      Hanno già prevalso, Claudio, mettiti tranquillo: in Occidente in cristianesimo è finito perchè non può coabitare con il consumismo. Il consumismo, del quale il maggior beneficiario è il vostro padron Silvio, dice: consumate, desiderate, comperate: la vostra identità è legata al soddisfacimento di ogni vostro desiderio, di ogni vostra voglia: l’importante è pagare. Che sia un cellulare, una vacanza, un figlio a comando, non importa: noi costruiamo i desideri, voi li soddisfacete pagando e, quando sarete soddisfatti, vi inoculeremo un altro desiderio e così via, perchè il Capitale deve riprodursi.

      Dove c’è Mammona, non ci può essere altro padrone.

      E il bello è che voi ve lo votate pure, il vostro miliardiario ateo, relativista e che campa grazie alla soddisfazione compulsiva di ogni desiderio (le TV commerciali campano sulla pubblicità, cioè sullo stimolo del desiderio).

      Dormi tranquillo, Claudio: per voi è finita. Magari in America latina, forse, chissà, in qualche pueblito zapateriano…

      1. Aurelio

        Invece il comunismo sopravvive benissimo al 1989, essendosi trasformato per tempo in culattonismo.

        1. Michele

          No, credo che il culattonismo sia di qualche millennio precedente al comunismo e che sia apprezzato a destra, a sinistra, al centro, sopra e sotto.

  4. david

    Intanto l’Amato (da Amicone e dai ciellini di Tempi e del Meeting) ricambia questo amore firmando TUTTI i referendum di Pannella! Amicone sei ridicoloooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Come il ridicolo Vittadini che nell’intervista al Corriere diceva che era colpito dall’ affetto tra Letta, Alfano e Lupi e che pur avendo partiti diversi (diversi???) quei tre si amano.
    Intanto il popolo non pagherà più l’ Imu ma pagherà la Service Tax, ha lo sconto sulle multe stradali (che gran unico merito x Lupi!) e al lavoro che non c’è ci pensa nessuno dei politici, NON CI PENSANO NE’ SILVIO, NE’ LUPI, NE’ LETTA, NE’ ALFANO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    1. ftax

      Ma certo che no!
      Aspettiamo che ci pensiate voi, seguaci del buffone Grillo…

    2. giuliano

      al lavoro ci pensa la CGIL che tramite la magistratura sta mandando a sfascio la ILVA e i 60.000 operai

  5. luigi lupo

    Come unico commento posso dire, per caso si allude al metodo Boffo?

    1. ftax

      No. Si tratta del metodo buffo: Corsera, Il Fatto, L’Unità, Magistratura Democratica.

      1. luigi lupo

        «Quando Bobbio mi disse: per chi sostiene Berlusconi saranno guai»

        Quando Amicone finirà nei guai, causa sostegno a Berlusconi, all’ora avrai ragione tu. Per il momento il metodo Boffo è l’unico certo.

  6. candido

    A prima vista, sembra uno dei classici articoli, tanto per riempire un pò di spazio.
    Aria fritta, insomma.

    Poi, uscendo un pò dal torpore, si arriva a cogliere il messaggio: I ventennali guai del Cavaliere sono frutto di una congiura Massonica.
    Ma come, non era tutta una macchinazione Komunista?

    In pratica, non è che le colpe di Berlusconi siano di essere stato il Politico con più potere di nessun altro per ventanni e di aver portato l’ Italia al declino come nessun altro.
    Non sono di aver sfasciato questo Paese dividendolo che non mai, di aver portato il decoro istituzionale a livello dei Casino BungaBunga, di aver instaurato la dittatura della stupidità, con un sistema di informazione basato sul gossip.

    Amicone ci informa che la colpa di tutto è della massoneria.
    Grazie dell’ informazione.

    1. Emanuele

      Ti sei dimenticato degli omosessuali!

    2. Charlie

      Vent’anni di strapotere ?
      Dal 1993 al 2011, data delle dimissioni del governo Berlusconi, il centro sx ha governato per 3.436 giorni, il centro dx 3.327.

      Decoro istituzionale ?
      Garantito invece da Antonio Esposito, detto ” u’ taciturne ” ?

      Bunga bunga ?
      Si faccia operare alla prostata anche lei. Poi vedrà che ” bunga bunga ” !

      Dittatura della stupidità per un sistema di informazioni basato sul gossip ?
      Debellato invece da ” la Repubblica ” e ” il Fatto Quotidiano ” ?

      E lei sarebbe ” uscito un po’ dal torpore ? “

      1. Giava

        Mi scusi, mi può spiegare come ha fatto il conteggio? Da quel che ho visto io (fonte Wikipedia, pagina Governi Italiani), dal 10 maggio 1994 (I Governo Berlusconi) al 16 novembre 2011 (caduta del IV Governo Berlusconi), escludendo i governi tecnici (come il Governo Dini), Berlusconi ha governato 2918 giorni, mentre il centro sinistra (con Prodi, D’Alema e Amato) ha governato per 2434 giorni. Non penso che il Governo Dini possa essere attribuito al centro sinistra (Dini era ministro nel Governo Berlusconi). Grazie.

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