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L’analisi del voto, si diceva un tempo. Non seduta d’autocoscienza perpetua, in parte zavorra ma in altrettanta parte rinvigorimento dei partiti politici, ma quella disincantata di chi per mestiere e inclinazione la politica la osserva da vicino. E non da oggi. Due parole con Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera, serviranno proprio a questo: offrirti una lanterna per muoversi nel labirinto della lotta politica attuale all’indomani della contorta, anomala tornata elettorale dei ballottaggi. Se sia stata più determinante l’alta astensione oppure lo scompiglio vigente nelle forze politiche a deciderne gli esiti, lo chiediamo direttamente a lui. «Non credo - dice Verderami a Tempi - sia dipeso tutto dall’astensione, le elezioni si vincono considerando il numero degli elettori che vanno al seggio e questi numeri hanno indicato chi, in un certo senso, le abbia vinte».
Fino a qualche tempo fa si diceva che il centrodestra, considerato (non a torto) maggioranza...
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