Animal United 3D: l’ideologia ambientalista a forma di cartoon

Di Simone Fortunato
24 Gennaio 2011
Film d'animazione targato WWF poco convincente per trama ed effetti speciali

Pessima animazione, davvero di serie C. La storia già fa venire i brividi: un branco assai variegato, si potrebbe dire interculturale, di animali (giraffe, rinoceronti, un gallo, un orso polare, un leone, due antipaticissime tartarughe e parecchi altri) si ribellano all’uomo e al suo potere distruttivo. L’occasione è data dalla costruzione di una diga in Africa che non permette l’approvvigionamento di acqua nella savana. I nostri eroi si coalizzano per lottare, nel nome della libertà e dell’ecologismo radicale, contro questa nuova Morte Nera.

 

Tono predicatorio, dialoghi deliranti: la morale è riassunta nel pistolotto che una tartaruga in fin di vita sentenzia al compagno. L’uomo è solamente una creatura infinitesimale del mondo, di cui non è padrone ed è al pari degli altri animali. Pazzesco, soprattutto perché inserito in un film che guarda ai bambini, accattivati attraverso i modi più ignobili – stacchetti musicali simili a Madagascar e un’enorme quantità di puzzette e puzzettone: un film ideologico, che pur partendo da un problema vero – l’irresponsabilità di tanti uomini che rovinano la Natura – finisce per diventare, già dalle prime immagini, un insopportabile film a tesi in cui si arriva a dimostrare, senza un briciolo di ironia e di gusto del paradosso, che gli uomini sono le uniche creature senza coscienza e senso della realtà della Terra.

 

 

E infatti, tra gli uomini rappresentati dal film, tranne le solite eccezioni, c’è chi provoca incendi, chi costruisce dighe, chi partecipa inerte e distratto alle conferenze mondiali sul clima, chi, ubriaco, manda a picco una petroliera. Senza sprezzo del pericolo i due registi tedeschi, giù autori dei due Impy, (Impy e il mistero dell’isola magica; Impy – Missione luna park) semplificando e mai entrando davvero in merito al problema, arrivano dopo i canonici 90 minuti a un degno finale: gli animali che prendono d’assalto il Palazzo di Vetro della Nazioni Unite. Ideologico, superficiale, privo della simpatia e del ritmo di tanti film del genere: ci si potrebbe consolare con l’animazione. Ma anche tecnicamente, nonostante il disegno semplice delle ambientazioni e dei personaggi, Animals United si rivela fallimentare: il movimento è pieno di scarti e mai realistico e non c’è una grande cura nei dettagli. La sequenza sul finale del crollo della diga fa rimpiangere non tanto gli inarrivabili capolavori Pixar e nemmeno l’animazione media di Madagascar, alla cui comicità slapstick guardano senza grossi risultati i due registi, ma addirittura Sammy, non proprio un film perfetto. In poche parole, un disastro targato WWF.

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