Animalisti Usa: «Gli scimpanzé sono persone», hanno diritto ad essere liberi. Veronesi sarebbe d’accordo

Di Redazione
04 Dicembre 2013
Nonhuman Rights Project cerca di liberare gli scimpanzé di New Yrok affermando che sono persone. Anche per Veronesi gli embrioni di scimpanzé sono «progetti di essere umani», al contrario degli embrioni dell'uomo

Liberate tutti gli scimpanzé dello Stato di New York, perché «anche loro sono persone» e devono quindi avere gli stessi diritti delle altre persone, cioè degli uomini. Questa settimana l’associazione animalista americana Nonhuman Rights Project ha presentato tre istanze in tribunale nello Stato di New York per liberare tre scimpanzé, costretti a «vivere in cattività».

SONO PERSONE LEGALI. Per tentare di liberare gli animali, l’associazione ha puntato sullo strumento dell’habeas corpus, lo stesso usato per la prima volta negli Stati Uniti nel 1772 dal giudice Lord Mansfield che decretò che anche gli schiavi erano “persone legali” e quindi non potevano essere considerate proprietà di un’altra persona. Si potrebbe obiettare che gli scimpanzé non sono “persone legali”, ma il fondatore dell’associazione Steven Wise è convinto di poter dimostrare il contrario.

PROBLEMA DI UGUAGLIANZA. Parlando al Guardian, Wise spiega che «gli scimpanzé hanno straordinarie capacità cognitive, che includono la capacità di vivere la vita in modo autonomo. Secondo noi, le corti americane dovrebbero riconoscere e difendere qualunque essere in cui queste capacità sono presenti, a prescindere dalla loro specie».
Inoltre, siccome queste capacità sono simili a quelle degli uomini, «è una violazione dell’uguaglianza non considerare gli scimpanzé come persone legali, con tutti i diritti legali, solo perché c’è una qualità che li contraddistingue dagli uomini, e cioè che non sono umani».

VERONESI E GLI EMBRIONI. Gli animalisti esagerano? Neanche tanto, se si pensa che già nel 2005 un eminente professore come Umberto Veronesi dichiarava in un’intervista al Corriere della Sera: «Bisogna tutelare gli embrioni degli scimpanzé perché anch’essi sono progetti di esseri umani». Proprio così, non “animali” ma «progetti di essere umani». Chissà che seguendo questa strada non si riesca anche a «tutelare» gli embrioni degli uomini, che sempre secondo Veronesi «non sono persone» e di conseguenza dovrebbero essere «utilizzati per la ricerca».

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36 commenti

  1. Franco

    @giovanni
    “E se mi innamoro di una femmina di scimpanzè la potrò sposare?”

    Ovvio….ancora non lo sai? In Germania ci sono associazioni zoofile che recamano il diritto di avere come compagni/compagne un pastore tedesco….e stai tranquillo che per quanto ridicola e assurda la tendenza é quella. Gli animalisti in realtà si oppongono, ma mica perchè é una gran schifezza o una perversione da curare, ma solo perchè sarebbe “stupro sugli animali”. Insomma la pedofilia, ora é un semplice “orientamento sessuale”, quindi per carità rispetto ai pedofili e di conseguenza, anche gli zoofili entreranno nella grande “famiglia” prima o poi, soprattutto se “la scienza” afferma che uno scimpanzè é un uomo.
    Siamo alla frutta….ma anche oltre direi.

  2. Franco

    Quindi se un giorno io mi rifiuterò di riconoscere uno scimpanzè come uomo, o come persona, esistono già gli estremi ipotetici per immaginarmi condannato per scimpanzèfobia?

  3. Andrea

    Mi sembra evidente che gli scimpanzè sono persone e presto potranno adottare cuccioli dell’homo sapiens.

  4. giovanni

    Liberiamo i scimpanzè e poi mandiamoli a lavorare e non mangiare a sbafo come hanno fatto finora. E se mi innamoro di una femmina di scimpanzè la potrò sposare?

    1. riequilibrio

      non dare per scontato di piacerle

      1. riequilibrio 2

        Riequilibrio ci ha già provato ,ma gli è andata male , parla per esperienza.

        1. Laura

          Anni fa un signore attendibile mi aveva raccontato la storia di uno scimpanzé catturato piccolino e cresciuto in casa, che era diventato una colf perfetta o quasi. Faceva i letti (un po’ arruffati, ma che fa?), lavava i piatti (bisognava comprarne sempre di nuovi ma i contributi di una colf sono molto peggio), scopava, lavava ecc. Pessimo cuoco e tutti gli ambienti erano un po’ coperti da pelacci lunghi e neri, però il padrone tornava a casa dal lavoro e si poteva piazzare davanti al televisore senza doversi occuparsi della casa.
          E’ però noto che questi scimmioni con gli anni diventano alquanto lunatici e una mattina il nostro eroe, forse aveva mal di testa, forse una parola sgarbata del padrone lo aveva offeso, ha incominciato a prendere tutto quello che c’era in casa e a lanciarlo sulla testa dei passanti (gli scimpanzé lo fanno da millenni e hanno un’ottima mira), Avendo una forza superiore a quella dell’uomo sollevava tranquillamente lavatrici, letti, tavoli, sedie, pezzi di armadio e colpiva senza esitazione i passanti designati o le auto.
          Infine sono riusciti a bloccarlo, non senza una dura lotta e molti morsi.
          Il padrone è finito in prigione e lo scimmione allo zoo.

          1. giovanni

            Cara Laura, la storia che hai raccontato è vera, ma il motivo della ribellione dello scimpanzè sembra che sia per delle avance che il padrone aveva fatto la notte precedente, e che lo scimpanzè aveva sdegnosamente rifiutato

      2. giovanni

        Sono veramente dispiaciuto che la tua storia con la femmina-scimpanzè non abbia avuto un esito positivo, essere rifiutati quando si è innamorati è un vero e proprio trauma. Puoi sempre riprovare con uno scimpanzè-maschio forse ti va meglio.

  5. TtoTM

    Il prossimo anno useranno lo strumento dell’ HABEAT PORCUS…per dichiarare che i maiali sono esseri umani…

    OIK OINK

  6. riequilibrio

    la modernità è veramente divertente, a volte – si sentono scempiaggini di ogni tipo.

    tipo dire che zichichi è uno scienziato.

    1. Su Connottu

      Oppure sostenere che Riequilibrio ha il pollice opponibile

  7. francesco 2

    considerando le cavolate a cui credete e dite voi cattolici probabilmente sono migliori di moltissimi esseri umano

    1. pierino

      Voi ki ? Io sono scintoista praticante, quindi quando parli di cattolici ti riferisci a te stesso !

    2. EquesFidus

      Ma come sono divertenti questi trollini anticattolici: oltre ad esibire una crassa ignoranza che spesso sfocia nell’imbarazzante, si trastullano in sport come il “tiro al cattolico” e l’ “idiozia reiterata”!

      1. marzio

        Però continuano a leggere Tempi e a rompere le scatole con il loro anticattolicesimo da operetta !

  8. Su Connottu

    E comunque emerge in modo inquetante lo stesso metodo, a base di sofismi, noia e denaro, con il quale si è passati, in pochissimo tempo, dal derubricare l’omosessualità dall’elenco dei disturbi mentali siano all’affidamento di bambini a coppie gay.
    Veronesi difende gli scimpanzè perchè occupa stabilmente uno dei loro habitat: il circo

    1. Giovanni

      Ripeto, l’antispecismo mi pare una vaccata. Sostenere che siamo tutti “esseri senzienti” al di là delle distinzioni di specie è una stupida antropomorfizzazione degli animali. Una cosa è dire che bisogna evitare crudeltà inutili (vivsezione, allevamenti intensivi, zoo lager) trattando gli animali come se fossero cose ed un’altra dichiararli persone legali.

      Rilevo però una contraddizionione grossa come una casa nel pensiero di chi considera soggetto di diritti un grumo di cinque cellule e non vuole riconoscerne alcuno ad un animale capace di raffinati ragionamenti. Prevego l’obiezione: il fatto che le cinque cellule siano cellule umane non vuol dire nulla, se non postulando che contengano una “natura umana” metafisica che è tutta da dimostrare.

      1. Su Connottu

        Infatti c’è voluto Hegel per assodare che una molecola di carbonio è carbonio.
        Giovanni..ma ci faccia il piacere 🙂

    2. francesco 2

      su connottu ma pure quando parli di scimmie pensi solo che ai gay? ma sarai mica gay tu stesso che hai questa fissa morbosa? secondo me hai qualcosa di “irrisolto”

      1. Su Connottu

        Caro Francesco 2 la vandetta,
        sul metodo ci sei andato vicino, ma con percorso contrario: è che quando vedo certe manifestazioni gay immediatamente mi vengono in mente le scimmie.
        D’altra parte, anche leggendo la cavolata che hai scritto qui sotto penso a una scimmia.
        Ipotizzando che Veronesi abbia ragione e osservando la tua reattività…. ma preferisco non trarre conclusioni affrettate 😉

  9. Alessio 1977

    Probabilmente gli animalisti americani e gli scimpanzè appartengono davvero alla stessa specie, ma appunto è una caratteristica di tali animalisti, il genere umano è un’altra cosa.

  10. Giovanni

    Premetto che secondo me gli animalisti estremisti, (si definiscono antispecisti per chi non lo sapesse) sono una banda di pazzi fanatici.

    Però sono curioso di vedere in base a che cosa uno scimpanzè adulto possa essere considerato meno pesona di un embrione umano. Se l’embrione è “uno di noi” figuriamoci la famosa scimmia .Koko (gorilla addestrato a comunicare con il linguaggio dei sordomuti) che ha scelto il padre dei suoi cuccioli vedendolo in un video.

    1. Su Connottu

      Sono d’accordo con Giovanni.
      Io per esempio ho una lavatrice che fa diventare le lenzuola più bianche del bianco, e non capisco perchè debba essere considerata meno persona di una qualunque badante. Se poi la metto a confronto con un embrione umano non c’è partita, vince a mani basse la lavatrice…

      1. Giovanni

        La tua lavatrice è in grado di abbinare i colori secondo criteri di gusto estetico? Koko ha sceto il partner vedendo la sua immagine in tv, significa che può passare da una rappresentazione all’oggetto, che sa che ad una immagine sul video corrisponde un soggetto reale, non è poco.
        Poi di sicuro esistono lavatrici più intelligenti di tanti bigotti

        1. Su Connottu

          A questo punto candidiamo al nobel il mio cane, che quando gli dico che c’è un gatto in giardino, scatta fuori come un fulmine e cerca di stanarlo. Giovanni, guarda che allocare pregiudizialmente i bigotti è scivoloso…e bigotto.
          Ciò non toglie che la mia lavatrice è fantastica

    2. Giacomot

      L’embrione è un essere vivente umano che si trova in un a fase di sviluppo precedente a quella di chi è fuori del pancione , ma tutti noi ci sviluppiamo continuamente ,anche quelli con malformazioni, ergo è una persona quanto me o te .
      La scimmia invece non diventerà mai un umano (specie perché il probabile progenitore da quale poi si è sviluppato anche l’uomo è lontanissimo) e non avrà mai l’intelligenza di un umano a meno che una squadra non gli imponga un’addestramento , ma anche con un addestramento non riuscirà mai ad eguagliarci .

    3. Picchus

      beh, il punto è cosa sia persona. Non è che si possono usare i termini a casaccio. Il termine, sorto dalle dispute trinitarie dei primi secoli, ha assunto con Boezio una ineludibile caratteristica essenzialista: “naturae rationalis individua sustantia”. Ciò che caratterizza una persona infatti è la sua natura razionale, ovvero la capacità innata di fare astrazione e utilizzare concetti complessi, di riflettere su se stessa e le proprie azioni, rendendole in questo modo proprie e libere, svincolate cioè dalla spinta istintiva. Per questo un umano che uccide è responsabile delle sue azioni, mentre un leone o una scimmia non lo sono. Benché io non sia un etologo, non mi risulta che questa sia una caratteristica innata di alcun primate, anche se quando viene addestrato dagli umani compie operazioni, a imitazione dell’uomo, che qualcuno ritiene sorprendenti. Al contrario l’embrione, in quanto essere umano, partecipa di quella natura razionale propria a tutti gli esseri umani e che ci definisce come persone. Generalmente l’equiparazione degli animali agli esseri umani porta a trattare gli umani come animali. Se si potesse evitare, preferirei.

      1. Giovanni

        Uno scimpanzè è senz’altro più razionale e in grado di fare scelte ed astrazioni più di qualsiasi embrione. Non sto parlando di addestramento tipo animali del circo, Koko ad esempio non è una scimmia ammaestrata, è solo un primate come gli altri a cui è stato insegnato a comunicare con gli umani tramite il linguaggio dei segni dei sordomuti. Quando ha chiesto di avere un cucciolo e di averlo con un gorilla dello zoo di Roma che non aveva mai incontrato dal vivo non imitava gli umani, ma semplicemente ha dimostrato che le scimmie antropomorfe hanno capacità di astrazione e concettualizzazione che non sospettavamo perchè nessuna scimmia prima di Koko poteva “parlarcene”.

        Il punto è che le vostre categorie per distinguere gli umani dagli altri animali andavano bene ai tempi di Boezio ora non reggono il confronto con quello che sappiamo del mondo a meno di non postulare un’ essenza metafisica dell’uomo senza, però, poterla dimostrare.

        A volte mi sembrate il tipo che faceva il palo nella banda dell’Ortiga. Non capite più niente del mondo, tutto quello che abbiamo imparato in questi ultimi tre secoli ridimensiona le basi su cui si fonda il vostro sistema di pensieo, insomma ci sono stati puigni, spari, grida e botte, ma voi non ve ne siete accorti, state sempre fissi a scrutare nella notte. Perchè a vederci non vedete un’ autobotte, ma a sentirci non sentite un accidente, State li solo perchè è il vostro mestiere.

        E questo senza voler dar ragione agli animalisti antispecisti.

        1. Picchus

          Tu non ti rendi conto di quello che dici. La conseguenza della tua posizione funzionalista è che i diritti umani non esistono, giacchè essi sono intrinsecamente essenzialisti, cioè derivano dal fatto che esiste una cosa chiamata “umanità” che ci rende tutti uguali, e non perché qualcuno sappia o meno fare qualcosa. Con buona pace dello sproloquio sul palo di Ortiga. Per dare “umanità” agli animali tu mandi non solo in vacca tutto ciò su cui si basano i diritti fondamentali dell’uomo degli ultimi 500 anni circa, ma non fai neppure un favore agli animali, perché li rendi responsabili moralmente di ogni loro azione, per cui i leoni che uccidono i piccoli del rivale o i delfini maschi che stuprano le femmine andrebbero carcerati o messi a morte. Persino lo scimpanzé che ruba le nocioline al turista dovrebbe essere punito. Altrimenti è semplice ipocrisia. Il punto è che Koko ha semplicemente imitato gli umani, non ha sviluppato un linguaggio suo e non lo trasmetterà ai figli, non ha creato una cultura, ed è persino del tutto discutibile che sia cosciente di questo suo limite o del valore delle sue azioni. Certo, un primate ha una vita psicologica superiore a quella di una zanzara, e questo ovviamente porta a una vita sociale più complessa nella quale vi è bisogno di comunicare e di fare scelte, anche se sostanzialmente istintive, così come la necessità di adattarsi. Ma questo non rende Koko umana, il salto tra essere umano e Koko è ancora talmente enorme che Koko non solo non è in grado di farlo ma neppure di concepirlo. Se Koko si “umanizza” è solo perché è a contatto degli umani. Lasciata al suo habitat naturale tornerebbe a fare ciò che fa ogni suo simile. Se Koko ha dei diritti è solo perché gli umani generano cultura e riflessione sulle proprie azioni, cosa che Koko non fa. Molti degli etologi mi ricordano i primi antropologi, che leggevano le società primitive nell’ottica interpretativa occidentale e ne concludevano che quella occidentale fosse naturale, originaria e comune a tutti. Stesso errore.

          1. Giovanni

            Guarda che io non umanizzo un bel niente, questo è quello che fanno gli antispecisti e secondo me sono una banda di fanatici. Proprio perchè condividono con voi religiosi una visione essenzialista del mondo

            Non esiste una linea di demarcazione netta per quanto riguarda le funzioni cerebrali superiori tra l’uomo e gli altri animali, decine di esperimenti diversi hanno dimostrato che gli individui appartenenti ad una notevole varietà di specie sono in grado di riconoscere se stessi, usare il pensiero simbolico , pianificare strategie, comprendere regole astratte.

            Il tuo errore e quello degli antispecisti è estendere ad altre specie concetti morali e di organizzazione sociale che sono propri dell’evoluzione della specie umana. Non posso convincere il mio cane che ammazzare i gatti è sbagliato, posso solo ordinargli di non farlo. Smetterà perchè così vuole il capobranco , ma non posso farlo sentire in colpa. Però lotterà sino alla morte per difendere me o le mie figlie. Similmente un gruppo di nomadi che vive di razzia punirà con severità il furto e l’assassinio all’interno del gruppo, ma si organizzerà per compiere le stesse azioni a danno di altri e nessuno di loro se ne vergognerà mai. Questo dimostra che non esiste una natura umana morale e una natura animale solo istintiva, ma solo minore o maggiore complessità di organizzazione e maggiore o minore capacità sociale.

            Per questo estendere ad embrioni e scimpanzè cose complesse come i diritti fondamentali è una forzatura. Necessaria a chi, come il palo della banda dell’Ortiga, continua a fare un lavoro inutile e assurdo solo perchè non sa fare altro, non è capace a ragionare in un altro modo.

          2. Picchus

            Che non esistano demarcazioni nette è ovvio, del resto è da un bel po’ che sia afferma che natura non facit saltus. Tuttavia esistono le distanze, e quelle tra uno scimpanzé e una persona continuano a essere enormi. Non hai capito un tubo di ciò che ti ho detto, visto che io sostengo che non è possibile estendere ad altre specie i concetti morali umani, al contrario di quanto mi accusi. Perché non puoi convincere il tuo cane che ammazzare gatti è sbagliato ma puoi eventualmente convincere un predone che è sbagliato uccidere e depredare gli stranieri? Perché al contrario del cane il predone è in grado di fare una riflessione su se stesso e quindi sviluppare un pensiero morale, ovvero assumere su di se le proprie azioni e quindi essere libero. Non è una questione di complessità di organizzazione, visto che un discorso morale puoi farlo anche alle minuscole tribù dell’amazzonia. E’ proprio una caratteristica umana che manca al resto degli animali e che ci rende umani, e sulla quale si basano tutti i diritti che definiamo fondamentali, che, ti ripeto, sono per definizinoe essenzialisti. Altrimenti io pretendo di potermi comportare impunemente come uno scimpanzè.

          3. Giovanni

            Che esistano differenze enormi tra la complessità della vita sociale degli uomini e quella degli scimpanzè è pacifico. Come è pacifico che eistano differenze ancora maggiori tra la vita sociale degli scimpanzè e quella delle vongole.

            Quello che contesto è che dipendano da un’essenza metafisica (l’umanità) che siano qualitative e non quantitative.

            La vita sulla terra è un continuum di varie forme di organizzazione biologica e sociale. Se proprio vogliamo le differenze davvero qualitative tra noi e gli scimpanzè non sono nel cervello, nella coscienza, ma piuttoso nell’apparato di fonazione che permette un linguaggio complesso basato sui suoni (che sono molto più espressivi dei gesti come ben sanno i mimi) e nella mano che permette di costruire oggetti. Gli scimpanzè sono perfettamente in grado di scegliere l’utensile più adatto a prendere un pezzo di cibo appeso in alto, quindi possono immaginarne la forma e l’uso, ma la loro mano non può costruirlo.

            Queste cose sono assolutamente ovvie per chi ha un minimo di competenza in materia, ma sono un problema per chi come voi vede l’umanità in termini metafisici, quindi un embrione umano senza attività cerebrale è più degno di tutela di un gorilla che si sceglie il partner in un video.

            Gli antispecisti fanno la stessa indebita generalizzazione, solo che invece di postulare una natura umana metafisica postulano un essenza metafisica degli esseri viventi in genere. Se però questa essenza è come ricordavi tu “naturae rationalis individua sustantia”. hanno ragione loro.

          4. Picchus

            l’essenzialismo non è metafisica, è semplicemente riconoscere che un sasso è un sasso, sia che sia rotondo sia che sia cubico, perché altrimenti non saresti in grado di distinguere un sasso da una poltrona e il linguaggio e la comunicazione sarebbero impossibili, visto che non si capirebbe se dicendo tavolo intendi tigre oppure marmellata. Dunque si tratta di senso comune. Un embrione è un essere umano, sia dal punto di vista biologico che ancor prima logico, pertanto gode degli stessi diritti di tutti gli esseri umani, perché si è visto che se si cominciano a fare eccezioni arbitrarie si finisce a Auschwitz. Perché se tu dici che un embrione non è una persona e non ha diritti in base a dei tuoi parametri del tutto arbitrari, cosa vieta a un pirla di dire lo stesso di un ebreo, uno zingaro, un gay o uno juventino? Io non discuto che gli scimpanzé abbiano delle pregevoli capacità, semmai affermo che essi vi sono ingabbiati non possedendo una effettiva libertà di scelta rispetto all’istinto. Ciò che un primate non è in grado di fare, non è in grado di fare. Ciò che un embrione non è in grado di fare è solo questione di tempo, perché tali capacità sono in lui congenite e attendono solo di svilupparsi. Per questo un embrione è umano esattamente come te e me ma non lo è Koko. E non è difficile da capire. Dopo di che, la quantità è anche qualità, per cui se mi dici che è una differenza quantitativa è come se mi dicessi che è una differenza qualitativa. E questa differenza la chiamiamo umanità, e fa si che tu non possa essere ucciso, torturato, privato della tua libertà e dei tuoi diritti fondamentali. Se a te va di rinunciare a tutto questo per motivi ideologici come rendere Koko umana, cosa peraltro che, se potesse capire, con ogni probabilità la farebbe sbellicare dalle risate, è una scelta tua (scelta che puoi fare proprio in quanto umano), ma noi non ti seguiamo in questa che è una vera e propria insensatezza.

          5. Giovanni

            Neanche un pò. Un sasso se diventa statua o la ghiaia del mio vialetto non è più un sasso. Un bruco finchè è bruco non è farfalla e quando diventa farfalla non è più bruco. Se definisci persona un essere cosciente di sè un embrione privo di attività cerebrale non lo è ancora e un corpo con il cervello in poltiglia, ma il cuore che batte, non lo è più.

            Un animale capaci di concettualizzazione evoluta è un essere razionale e cosciente di sè, ma appartiene ad un’altra specie e non ha senso traferire meccanicamente i criteri che la nostra specie ha sviluppato nella sua evoluzione per regolare i rapporti tra individui al”esterno di questo contesto.

            Sarebbero banalità se non confliggessero con il concetto di uomo come essere creato ad immagine somigliannza di Dio e dotato di anima immortale. Dover difendere questo concetto con la ragione invece di dire semplicemente che la pensate così per fede vi porta a sostenere ridicoli paradossi o a negare la realtàper esempio definindo “istinto” quello che chiaramente è un ragionamento razionale complesso.

            E la trita e ritrita accusa di nazismo è una disperata scemenza. il nazismo era l’ ideologia più essenzialista dei tempi moderni, oltre che la specie, che almeno esiste, per lei anche la razza (che non esiste proprio) era un’essenza metafisica.

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