Arabia Saudita, la nuova Mecca dello sport(washing)

Calcio, golf e Formula Uno strappati a suon di miliardi e utilizzati come lasciapassare per sdoganare un paese tra i meno liberi al mondo. Riusciranno Uefa e Fifa a resistere alle razzie dei sovrani sauditi (e alla tentazione di usarle per regolare i conti fra loro)?

Cosa si cela dietro la prepotente avanzata saudita nel calcio? Quanti miliardi può ancora mobilitare e dove vuole realmente arrivare chi pesca giocatori a strascico dai maggiori campionati europei? È davvero possibile trasformare la Saudi Pro League da torneo irrilevante in una delle leghe più importanti del pianeta?

Non solo campioni a fine carriera (Ronaldo, Benzema, Neymar, Mané, Mahrez), ma pure atleti in piena freschezza agonistica come Milinković-Savić, Fofana, Demiral, Brozović, Kessié, Otávio, Ibañez e perfino giovani promettenti come lo spagnolo Gabri Veiga (obiettivo sfumato del Napoli) hanno accettato le offerte mostruose di club prima sconosciuti, ora capaci di scaraventare quasi un miliardo sul mercato 2023. Una sessione in cui la Saudi League ha superato Liga, Serie A e Bundesliga per capacità di spesa, seconda solo all’inarrivabile Premier inglese, il campionato più ricco del pianeta. Ma il dato non spiega tutto: stupiscono...

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