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Gli attentati in Iran e in Libano spalancano nuovi scenari di guerra

Di Giancarlo Giojelli
04 Gennaio 2024
Bombe sulla tomba di Soleimani il giorno dopo la morte del numero due di Hamas a Beirut. Ora il conflitto di Gaza coinvolge tutto il Medio Oriente, e non solo. Le minacce di Nasrallah a Israele, il ruolo di Teheran, gli appelli inascoltati della Chiesa
Houthi Iran Yemen
Yemen, guerrieri Houthi davanti ai murales del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, il generale iraniano Qasem Soleimani e l'ex leader di Hamas Ahmed Yassin (foto Ansa)

Nei primi giorni dell’anno gli attentati in Iran e a Beirut, gli sviluppi della guerra di Gaza, gli attacchi dal Libano al nord della Galilea e la risposta della aviazione israeliana spalancano i temuti nuovi scenari di guerra. Che coinvolgono tutta la regione mediorientale, e non solo.
Le bombe vicino alla tomba di Soleimani in Iran
A Kerman, in Iran, le bombe esplodono nei pressi della tomba del generale Qasem Soleimani comandante della Forza Quds dei Guardiani della rivoluzione islamica, ucciso in un bombardamento statunitense all’aeroporto di Baghdad il 3 gennaio 2020. Gli ordigni massacrano la folla accorsa per le celebrazioni nel quarto anniversario dell’attentato. Più di cento i morti, altrettanti i feriti, alcuni gravissimi. Ma chi ha messo le bombe?
Il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Mohseni-Ejei, accusa «i terroristi mercenari di potenze arroganti», termini con i quali in Iran vengono definiti di solito gli Stati Uniti e i loro alleati, primo fra tutti Israele...

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