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August von Galen, “il leone di Münster” che ispirò i ragazzi della Rosa Bianca

Di Valerio Pece
08 Aprile 2022
Le sue critiche al regime nazista lo resero un nemico pubblico di Hitler. Memorabile anche la difesa del popolo tedesco dopo la guerra. Un libro racconta la sua storia
Il beato Clemens August von Galen durante a processione a Münster, Germania
Il beato Clemens August von Galen (al centro) durante a processione a Münster, Germania

Per il gerarca nazista Hammacher era «un porco», ma neanche Gobbels e Hitler osarono eliminarlo. Non bisognava dare ai cattolici un martire. Ciò che per la Germania rappresentò il cardinale Von Galen lo racconta con assoluto rigore Il vescovo che disse “no” a Hitler. La vita e il pensiero di Clemens August von Galen. Il libro – uscito nella traduzione italiana a cura di Giuseppe Botturi – è dello storico tedesco Günter Beaugrand, morto nel 2018 all’età di 91 anni, unanimemente considerato tra i massimi conoscitori del regime nazista.
L’opera di Beaugrand, ricca di aneddoti, ha il suo epicentro fra il luglio e l’agosto del 1941, quando dalla cattedrale di Monaco Von Galen, già noto come una delle voci più ostili al nazismo (nel 1934 parlò di «una nuova nefasta dottrina che pone la razza al di sopra della moralità»), scagliò tre vibranti omelie contro il Terzo Reich. In quella del 3 agosto, che Goebbels definì «l’attacco frontale più forte sferrato contro il nazismo in tutta la sua esist...

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