
Autogrill fa scalo in Uk
«Il Regno Unito ha per Autogrill una rilevanza strategica e Alpha Airports è l’operatore giusto per guadagnare una posizione significativa in questo mercato così come negli altri paesi dove opera. Vogliamo cominciare subito a lavorare insieme al management di Alpha Airports per accelerare ulteriormente la crescita dei nostri due business». Così Gianmario Todato Da Ruos, amministratore delegato di Autogrill, commentando i primi passi dell’operazione Alpha e le reazioni positive che arrivano dal principale operatore britannico di ristorazione e retail aeroportuale, 200 punti vendita in 81 scali di 17 paesi. Un’operazione che dà il benvenuto ad Autogrill nel mondo delle concessioni aeroportuali inglesi e che dopo aver fatto schizzare il titolo di Alpha Airports alla Borsa di Londra, per i costi e i margini di sviluppo preventivati, ha suscitato in pochi giorni il plauso di analisti del calibro di Citigroup, Jc& associati ed Euromobiliare. Ma facciamo un passo indietro: è il 30 maggio quando il fiore all’occhiello del gruppo Benetton rileva un pacchetto del 12,5 per cento della società a un valore di 95 pence per azione. Il 1° giugno la manovra di avvicinamento vede Autogrill rilevare da Servair (Air France) un altro 17,4 per cento del capitale sociale di Alpha al prezzo unitario di 100 pence cash e assicurarsi un periodo di esclusiva per presentare un’ulteriore offerta d’acquisto. Offerta che si verifica il 4 giugno quando Autogrill, con il numero totale di azioni di Alpha di cui viene in possesso al prezzo unitario di 110 pence, si prepara (in base all’art. 9 del City Code) a lanciare un’Opa rivolta a tutti gli azionisti rimanenti per rilevare le loro quote al medesimo prezzo unitario di 110 pence cash – il prezzo più alto pagato da Autogrill negli ultimi 12 mesi per acquisire azioni Alpha -; una volta formalizzata l’offerta, il 2 luglio scorso, Autogrill intende ritirare la società dal listino della Borsa di Londra. A poche settimane dall’aggiudicazione delle attività nello scalo di Shannon, la gestione di quattro store nell’aeroporto di Copenaghen e di un nuovo punto a Stoccolma, il primo operatore al mondo per ristorazione e retail (165 scali di 31 paesi) punta dunque a rafforzare ulteriormente la sua presenza nel Nord Europa. E non è affatto escluso che si lasci tentare dall’unico territorio rimastogli inesplorato, l’in-flight catering alle circa 100 compagnie aeree da cui Alpha Airport trae attualmente la metà del proprio fatturato.
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