
Nozze gay, genitore 1 e 2, legge omofobia. Bagnasco mette le cose in chiaro
Dopo papa Francesco, che con la lettera indirizzata ai partecipanti delle Settimane sociali, ha ribadito che la «famiglia è unità nella differenza tra uomo e donna», ieri anche il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, è tornato su temi affini.
GENITORE 1 E 2. Il cardinale, nella prolusione alle stesse Settimane sociali a Torino, ha detto che la famiglia è «l’architrave portante di ogni realistico futuro» e «una risorsa e non un ostacolo alla modernizzazione». Bagnasco ha anche detto che «indebolire la famiglia, peggio destabilizzarla, significa destabilizzare la persona e la società ». Senza citare direttamente le recenti polemiche su “genitore 1 e 2”, il presidente della Cei è stato tuttavia assai esplicito quando ha sentenziato che «la persona riceve la vita attraverso l’amore fecondo del papà e della mamma», ricordando che ogni individuo nasce dalla relazione e dall’incontro tra due diversi sessi, anche se oggi viviamo in una confusione tale che «vorrebbe negare che la persona nasce sessuata». Addirittura oggi, ha proseguito il cardinale, «si è venuti a decostruire la dimensione sessuale fino ad adeguarla alla liquidità sociale» e l’umano corre il rischio di «essere polverizzato in un indistinto egualitarismo che cancella la roccia della differenza sessuale e quella generazionale, eliminando così la possibilità di essere padre e madre, figlio e figlia».
NOZZE GAY E OMOFOBIA. Bagnasco è stato anche molto chiaro a proposito di matrimonio omosessuale e omofobia. Sul primo ha spiegato che quando, «attraverso una decisione politica, vengono giuridicamente equiparate forme di vita in se stesse differenti – come la relazione tra l’uomo e la donna e quelle tra due persone dello stesso sesso – si misconosce la specificità della famiglia e se ne preclude l’autentica valorizzazione del contesto sociale, trattando in modo eguale realtà diverse».
E a proposito della legge anti omofobia in discussione alla Camera, il cardinale ha detto che «nessuno discute il crimine e l’odiosità della violenza contro ogni persona, qualunque ne sia il motivo», tuttavia «per lo stesso senso di civiltà , nessuno dovrebbe discriminare, né tanto meno poter incriminare in alcun modo, chi sostenga pubblicamente ad esempio che la famiglia è solo quella tra un uomo e una donna fondata sul matrimonio, o che la dimensione sessuata è un fatto di natura e non di cultura».
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2 commenti
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E tutto sulla base di un documento, il dsm, che ormai il National Institute of Mental Health considera del tutto privo di validità .
chissà cosa succederà quando la follia del genere vorrà penetrare in tutte le righe della stampa. ” kate e william: è un maschio !” . Esito dell’autopsia: Marilia aspettava un MASCHIETTO ” proseguite voi..ad libitum. quando si vuole mistificare la realtà per i propri capricci si cade nel ridicolo. bisogna parlare al popolo finchè è ancora possibile. non ho mai sentito un accenno a questi fatti durante un’omelia in questi mesi. poi sarà troppo tardi.