«Questa legge di bilancio continua con le politiche passive. Non va bene». Intervista a Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali
Le bandiere issate durante il Consiglio dei Ministri (Cdm) presso palazzo Chigi, Roma, 23 ottobre 2023 (Ansa)
Meno politiche passive per concentrare le risorse sul taglio della pressione fiscale sulle aziende. È questa la “manovra” che auspica Alberto Brambilla, presidente del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali. Un’azione che avrebbe il triplice merito di alleggerire il carico che grava sulle spalle di quel soggetto che, ricorda Brambilla, è ancora oggi «l’asse portante» dell’economia italiana, portare qualche soldo in più nelle tasche dei lavoratori e contestualmente liberare risorse per consentire agli imprenditori di fare nuovi e sempre più vitali investimenti. Una ricetta che, oltretutto, aiuterebbe a porre le premesse per creare nuova occupazione e combattere, molto meglio di quanto non possano fare bonus, sconti e agevolazioni, la povertà. Un’impostazione, quest’ultima, che purtroppo Brambilla rintraccia anche nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, senza sostanziali diversità da quanto fatto dagli esecutivi nell’ultimo decennio.