
Beckham o Gesù?
Cari amici, l’estate mi mette malinconia. Sarà per tutte quelle ragazze con l’ombelico al sole e i pantaloni a vita bassa che non mi degnano di uno sguardo, sarà perché, l’altro giorno, è morto il compagno Barry White, colonna sonora di una giovinezza evaporata. Tutto cambia, a cominciare dalle pettinature di David Beckham. Sono a Londra e, mentre mi guardo il campionato mondiale di freccette alla Tv, rifletto sul fenomeno “Spice Boy”. Un giornale di qui ha lanciato una domanda, meno blasfema di quanto sembri: è più grande Beckham o Gesù Cristo? Se la girate a ragazzini e ragazzine, forse la maggioranza vi risponderà, ahinoi, che è buona la prima. Accostamenti irrispettosi a parte, su Beckham bisogna finalmente dire qualcosa di destra: è un calciatore inglese che crede nella famiglia, non sputa, non rutta, non scorreggia, non va a donne, non beve, non fuma e non si droga. È già qualcosa. Certo, il vecchio Barry era meglio. Fai buon viaggio, amico, e che ti mettano della buona musica.
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