
Benito Lenin
Riguardo al rapporto Gentile-Mussolini, basti leggere la voce “Fascismo” della Enciclopedia Treccani, firmata da Benito Mussolini e Giovanni Gentile. Per comprendere la relazione tra i due fondamentalme è il saggio di Augusto Del Noce “Gentile. Per un’interpretazione filosofica della storia contemporanea”, Il Mulino 1990. Per Del Noce l’attualismo, come marxismo dissociato dal materialismo, oltre a quella di Gentile è suscettibile di un’altra interpretazione filosofica e precisamente quella gramsciana, qualora la soggettivistica filosofia della prassi sia collegata con l’illuminismo e non con la tradizione cattolico-risorgimentale. Quindi l’interpretazione rivoluzionaria del fascismo porta a considerare come facce della stessa medaglia fascismo ed antifascismo comunista. Mussolini e Lenin negli anni venti si contendevano la pretesa di incarnare la vera figura del rivoluzionario. Scrive il grande storico tedesco Ernst Nolte: “Se per comunismo si intende l’ala intransigente staccatasi da quella riformistica, disposta alla collaborazione, del partito socialista, Mussolini può essere a ragione definito il primo, e da un certo punto di vista l’unico comunista europeo del periodo…” (I tre volti del fascismo, Milano, 1966, p.268)
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