Bollette, da ottobre aumenti stellari. È la prima sfida per il governo Meloni

Di Leone Grotti
29 Settembre 2022
La prossima settimana il costo dell'elettricità crescerà per le famiglie del 60%, a fine ottobre il gas salirà del 70%. Il centrodestra vuole chiedere aiuto all'Unione Europea, ma difficilmente lo otterrà
Contatori dell'energia elettrica

Contatori dell'energia elettrica

Ci sono troppi dubbi e domande senza risposta attorno alla spy story delle fuoriuscite di metano dalle condutture sottomarine del Nord Stream 1 e 2. Lunedì si sono registrate due esplosioni (equivalenti a 700 chili di tritolo) nel Mar Baltico, al largo dell’isola danese di Bornholm, tra la Svezia meridionale e la Polonia, nei pressi del tratto dove si sono registrate le perdite in acque internazionali. La Russia accusa ignoti di «sabotaggio» e chiede agli Stati Uniti se siano stati loro a danneggiare l’infrastruttura (Biden disse a febbraio: «In caso di invasione metteremo fine al Nord Stream 2»). I paesi europei invece puntano il dito contro Mosca e parlano di «attentato».

Secondo quanto dichiarato all’Afp da Lion Hirth, professore alla Hertie School di Berlino, «danneggiare due gasdotti in fondo al mare è un evento importante, quindi è probabile che a farlo sia stato un attore statale. L’area è perfetta per i sottomarini». I due gasdotti non sono al momento in uso e potrebbero non esserlo mai più se non verranno riparati in tempo, riferiscono i servizi segreti tedeschi. L’Ue ha chiesto un’indagine approfondita, Mosca una riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Anche se ancora non si conoscono gli autori del danno, il risultato è stato immediato: il prezzo del gas è salito del 20 per cento martedì e di un ulteriore 11 per cento ieri.

Le bollette aumentano del 60% a ottobre

È l’ennesima cattiva notizia che va ad alimentare la guerra del gas e ad appesantire le bollette degli italiani. Domani l’Arera annuncerà i nuovi aumenti per famiglie e imprese, stabilendo i prezzi dell’elettricità del prossimo trimestre, mentre invece le tariffe del gas verranno comunicate il 30 ottobre e aggiornate mensilmente in base ai prezzi medi mensili del Psv, il Punto di scambio virtuale del mercato italiano, e non più del Ttf olandese nella speranza (non garantita) di contenere i costi.

Secondo le previsioni di Nomisma Energia, le bollette dell’energia elettrica aumenteranno del 60%, se interverrà il governo, e del 100% se non lo farà. Quelle del gas, invece, saliranno del 70%. Il prezzo dell’elettricità dunque potrebbe aumentare a 66,6 centesimi per KWh, 25 centesimi in più rispetto al trimestre precedente. Sul fronte del gas si arriverebbe a 210 centesimi per metro cubo.

Secondo l’Unione nazionale consumatori, gli aumenti sono pari a 677 euro su base annua, 190 euro in più solo per il prossimo trimestre. Per le famiglie, commenta il Codacons, l’ennesimo rincaro «sarebbe una catastrofe e porterebbe anche migliaia di negozi e attività verso la chiusura». Anche un centinaio di società energetiche, secondo Utilitalia, potrebbero chiudere i battenti a causa di una crisi di liquidità.

Giorgia Meloni ha già bisogno dell’Europa

La crisi energetica sarà sicuramente il primo banco di prova con cui dovrà misurarsi il governo di Giorgia Meloni. Secondo Repubblica, Fratelli d’Italia mira a varare un decreto da 20 miliardi per alleggerire le bollette senza pesare sul debito pubblico. Maurizio Leo, responsabile economico di Fdi, vorrebbe destinare alle bollette i 3,5 miliardi di fondi Ue relativi al settennio 2014-2020 ancora non spesi né impegnati. I fondi impegnati, ma non ancora spesi, invece, ammontano a 31 miliardi. Ma per cambiare la destinazione d’uso delle risorse servirebbe il via libera straordinario dell’Unione Europea, che solo durante la pandemia ha fatto uno strappo in questo senso per permettere l’acquisto di respiratori e mascherine.

Il governo potrebbe anche impiegare i 12,3 miliardi di euro ancora non spesi né impegnati del Programma complementare, ma essendo risorse destinate al Sud servirebbe l’ok delle regioni del Meridione e non sarà facile (eufemismo) per Fdi convincere ad esempio il governatore campano Vincenzo De Luca a rinunciare a quei fondi. Giorgia Meloni ha più volte dichiarato di non voler fare deficit, almeno nei primi mesi del suo governo, per rassicurare l’Europa e i mercati. Un impegno che si scontrerà inevitabilmente con le richieste di famiglie e imprese.

@LeoneGrotti

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