Ora che a essere accusata di «omofobia» è una eletta nel Pd, Scalfarotto non ha niente da dire?

Di Emanuele Boffi
26 Marzo 2015
Bologna. Il Cassero attacca pesantemente Raffaella Santi Casali che, dopo le serate blasfeme, ha chiesto di rivedere la convezione col locale Arcigay.

GAY: FOTO BLASFEME A BOLOGNA, POLEMICA FINISCE IN PROCURACosa ne pensa Ivan Scalfarotto di quel che è successo a Bologna? Sarebbe interessante saperlo, dato che nella vicenda sono coinvolti alcuni esponenti del suo partito, il Pd, che l’Arcigay ha accusato di essere «omofobi» per il solo fatto di aver espresso delle opinioni. “Omofobia”, “opinioni”: a qualcuno viene in mente qualcosa? Se è questo il modo di ragionare e di intendere l’omofobia a sinistra, dal disegno di legge Scalfarotto, già approvato alla Camera, non c’è da aspettarsi nulla di buono.

COSA E’ SUCCESSO. Come vi avevamo raccontato, a Bologna è scoppiata una polemica dopo che il Cassero, storico locale Arcigay, ha promosso l’iniziativa “Venerdì credici”. Un evento presentato come serata «eretica e scaramantica» con tanto di «sbattezzo point» e pubblicizzato attraverso immagini di uomini travestiti da Gesù intenti a mimare atti sessuali con una croce. La vicenda ha sollevato innumerevoli proteste, non solo da parte di alcuni consiglieri comunali di centrodestra, che hanno denunciato il Cassero, ma anche da parte del cardinale Carlo Caffarra e da alcuni consiglieri del Pd, tra cui la cattolica Raffaella Santi Casali. In particolare, poiché il locale riceve finanziamenti dal Comune, Santi Casali ha presentato in consiglio comunale un ordine del giorno, in discussione oggi, nel quale si chiede di rivedere la convenzione col locale, attiva dal 1982. Non l’avesse mai fatto.

«IL PROBLEMA E’ SANTI CASALI». Ieri una nutrita delegazione del Cassero, capitanata dal suo presidente Vincenzo Branà, si è recata a Palazzo d’Accursio e – come si vede dal video di Città del Capo – ha accusato senza mezze misure Santi Casali di «omofobia» e di intelligenza col “nemico” (la destra). Il discorso di Branà è stato durissimo e apertamente accusatorio nei confronti della consigliera Pd che «non rappresenta nessuno» e a cui è stato chiesto di rendere conto delle sue spese. «Il problema si chiama Raffaella Santi Casali, eletta del Pd che continua a lavorare in sponda con la destra», ha detto Branà che, non contento, ha anche accusato l’intero Pd di traccheggiamento e di non prendere posizione: «Questo problema deve essere risolto».
Il segretario locale del Pd, Francesco Critelli, ha difeso «in maniera totale, senza alcun tipo di condizione, la consigliera Raffalla Santi Casali e trovo che i toni usati dal presidente del Cassero siano inaccettabili. Noi viviamo in democrazia, si può essere d’accordo o no con alcune posizioni espresse, si può essere in dissenso rispetto a scelte legittime, ma non si possono offendere le persone e non si possono mettere le persone in condizione di essere esposte alla pubblica accusa». Anche Benedetto Zacchiroli, altro esponente locale del Pd e noto omosessuale, ha difeso la collega di partito: «Ha sempre votato tutto quello che ho votato io, quindi all’atto pratico quell’accusa cade. Se è omofoba Santi Casali lo sono pure io, e io sono una persona omosessuale quindi non mi converrebbe moltissimo».

CHE NE PENSA SCALFAROTTO? Sarebbe a questo punto interessante conoscere l’opinione di Scalfarotto, dato che, una volta tanto, a essere accusati di «omofobia» non sono i “trogloditi” di destra, le “medioevali” Sentinelle in piedi o quei “fissati” della Manif pour tous. Qui si tratta di una donna che appartiene al suo partito, che ha espresso delle opinioni, che ha chiesto maggiore trasparenza nell’assegnazione di soldi pubblici. Cosa c’entra l’omofobia? Noi l’abbiamo già scritto migliaia di volte. Il ddl che si vuole approvare in parlamento, non specificando cosa si intenda per omofobia, ha come inevitabile conseguenza la limitazione della libertà di opinione. L’episodio di Bologna lo testimonia in maniera solare. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il primo firmatario di quel disegno di legge.

Foto Ansa

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8 commenti

  1. sganarello

    Qui si tratta di banali intimidazioni. I gestori dello stato non sono i proprietari. La Casali può cacciare un suo inquilino….non può cacciare qualcuno da un luogo che non è il suo. Perchè non cacciamo quei seicento e passa incapaci da palazzo madama, Chigi, Quirinale etc. Non se lo meritano per quello che fanno. E trasformeremmo i nostri palazzi storici in hotel extra-lusso.

  2. To_Ni

    A costo di apparire autolesionisti la gratuita accusa d’omofobia non credo che susciterà qualche voce critica in quella parte politica che ha all’interno un gioiello come scalfar8.

  3. maurizio

    Quercia,o io sono un po’rintronato-a quest’ora é possibile ma,certo,non é una giustificazione-o c’é qualcosa che non torna,c’è una evidente contraddizione in quel che dici.Dolce e Gabbana hanno difeso il loro diritto ad essere omosessuali ma si sono opposti proprio a ciò che la teoria gender proclama come il diritto all’adozione da parte di coppie omosessuali,specie se questo nasconde un traffico di gameti e ovociti con la scappatoia degli uteri in affitto….in realtà quando si parla di omofobia si tira in ballo tutto..anche il semplice criticare l’idea,l’essenza stessa dell’essere omosessuali e,come contraltare,il difendere l’idea stessa della famiglia naturale fatta di un uomo ed una donna(più figli)!Come ne usciamo?

    1. Quercia

      xMaurizio,

      forse mi sono spiegato male, forse sei tu un po’ affaticato data l’ora.
      Non ho ben capito, cosa hai scritto…secondo me:

      “Ufficialmente” omofobia sembrerebbe essere riconducibile ad atteggiamenti persecutori verso le persone omosessuali (derisione, insulto, percosse ecc). Nessun sano di mente potrebbe essere contrario a norme che puniscano questo genere di “omofobia”, ma guarda un po’? gia esistono in Italia. Infatti, fortunatamente, nessuno può permettersi di deridere o addirittura picchiare un’altra persona e giustificarsi sulla base dell’inclinazione sessuale della vittima. Certo casi di reale omofobia ce ne sono, però innanzitutto in numero molto minore rispetto a altrettanti casi di “persecuzione” verso altri cittadini (obesi, portatori di occhiali, secchioni, handicappati ecc), e soprattutto se non vengono puniti è per “malagiustizia”, non certo perchè l’ordinamento non prevede la punizione.
      Invece ormai è sempre più chiaro che l’accusa di omofobia viene lanciata ogni volta che qualcuno critica l’ideologia del gender, e a livello pratico le politiche lgbt.
      Quindi possono, e spesso succede, essere accusati di omofobia perfino persone omosessuali, che non hanno mai molestato un omosessuale ovviamente, ma sono contrari a determinate politiche. E perchè c’è questa contraddizione? perchè quella persona appunto ha criticato precise “linee guida” (matrimoni gay, adozioni gay, uteri in affitto ecc).

      SE è così, la situazione è gravissima, perchè non si tenterebbe di punire chi commete un reato (perseguitare un cittadino), ma chi è contrario a determinate politiche.

  4. To_Ni

    Tra i loro difetti c’è pure il piacere per l’autolesionismo, difficilmente i pd..ini trarranno conclusioni di buon senso dall’episodio.

  5. Sascha

    Perché non aggiungiamo alla lista dei “reati d’opinione” la “cristianofobia” o la “cattofobia”? Che ne dice l’onorevole?

  6. Quercia

    “Se è omofoba Santi Casali lo sono pure io, e io sono una persona omosessuale quindi non mi converrebbe moltissimo».”

    Ancora?? ma non avete ancora capito che l’omofobia non c’entra nulla con la difesa degli omosessuali?? E’ omofobo chiunque sia contrario alla ideologia del gender e alle politiche lgbt.
    Infatti ci sono casi di noti omosessuali (es: dolce e gabana) che sono stati accusati di omofobia e alle volte (come nel caso di Rupert Everett) sono stati perfino minacciati di morte.

  7. giuliano

    partiti,o non partiti, dx o sx, chi offende e’ nel grave errore,e questi personaggi hanno offeso.che loro devono rendere conto de loro comportamenti fuori da ogni vera democrazia.

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